Le tessere del Pd Roma ai raggi X del commissario Orfini: test sugli iscritti. Domenica l'assemblea dem | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Le tessere del Pd Roma ai raggi X del commissario Orfini: test sugli iscritti. Domenica l’assemblea dem

– Il Pd Roma riparte dal basso, dai suoi circoli, più di 100, in un lavoro di mappatura che durerà due mesi e che porterà alla luce quanto potrebbe esserci di marcio. E soprattutto ricomincia dalla politica, quella che si è persa a vantaggio delle correnti nei cinque anni di consiliatura Alemanno. Parola di Matteo Orfini, il commissario mandato a fare pulizia dopo lo scandalo Mafia capitale che ha investito anche una parte del partito democratico. «Dobbiamo parlare con gli 8.000 iscritti – dice oggi Orfini, forte della massa di militanti che ieri ha affollato l’assemblea al Laurentino 38 – dobbiamo incrociare i dati e leggere che c’è qualcosa che non va se in un circolo si sono iscritti in 100 nello stesso giorno. Con i tesserati faremo dei veri colloqui politici, perchè magari molte persone non sanno nemmeno di essere iscritte». Il commissario ha chiesto ed ottenuto che a compiere questa delicata e necessaria operazione «che durerà due mesi circa» sia l’ex ministro Fabrizio Barca: sarà lui a costruire una mappatura di questi circoli avvalendosi della «sua struttura, i Luoghi Idea(li) – spiega Orfini – che aiuterà a capire come si ricostruisce un partito, come si sta insieme, e in alcuni casi di segnalare quei circoli che sono già un’eccellenza». E se per il momento Barca sta prendendo le misure del compito che si appresta a svolgere, dalla struttura, nata due anni fa e che ha una vasta esperienza grazie a numerosi viaggi all’interno della galassia dei circoli Pd, c’è voglia di fare: «Non siamo degli ispettori – spiegano – ma cercatori di buone pratiche: è da lì che dovranno venire i futuri dirigenti. Certo è che se dovessimo trovare delle incongruenze, le segnaleremo». Orfini è pronto a mettere a disposizione di Barca «militanti e personale della federazione». Poi c’è il ricorso alle scuole di politica, come accadeva a Frattocchie con i corsi di formazione del Pci, che stavolta diventano corsi di norme anticorruzione: «Ci sono dei comportamenti in cui è più facile dar luogo a meccanismi di infiltrazione». In nome della trasparenza, arriva anche la richiesta dello «stato patrimoniale aggiornato e dettagliato a tutti gli eletti». Intanto il deputato Roberto Morassut preme per «rigenerare il tesseramento partendo, per il 2015, con iscrizioni pagate individualmente e sulla base del reddito, sciogliere l’assemblea cittadina eletta con accordi ‘a corpò fra le tribù interne e senza base democratica. E infine, indire in tempi rapidi un Congresso per tesi politiche e programmatiche – dopo anni di congressi senza documenti e di soli voti su liste precotte – con rappresentanza territoriale e dal basso». Solo attraverso questi cambiamenti il Pd potrà sperare di farcela: «Ieri si è cominciato a vedere il Pd che dobbiamo ricostruire – ha scritto oggi Orfini su fb – Un partito vero, che vuole stare nel mondo reale per difendere questa città da chi le vuole male e per rilanciarla dopo i disastri della destra. A volte basta poco, basta la voglia di essere una comunità e il coraggio di andare a cercare i problemi invece di aspettare che si risolvano da soli, magari per paura di non farcela. Ieri è stata una bella giornata. È solo l’inizio, c’è tantissimo lavoro da fare insieme. Ma statene certi, ce la faremo».

– L’Assemblea nazionale del Partito Democratico prevista per domenica 14 dicembre a Roma si terrà – informa una nota del partito – all’Hotel Parco dei Principi, in via G. Frescobaldi 5. Gli orari dell’inizio e della conclusione dei lavori sono invariati

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