Mafia capitale, Storace: "Che fine fa la gara da 1,5 miliardi?" Smeriglio promette lo screening appalti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, Storace: “Che fine fa la gara da 1,5 miliardi?” Smeriglio promette lo screening appalti

«Grazie alle indagini su mafia capitale Zingaretti ha dovuto annullare la gara da 61 milioni sul Cup per le prenotazioni sanitarie su cui Buzzi e soci avevano messo le mani. Non abbiamo ancora capito che fine farà il »garone« da un miliardo e mezzo – sempre sulla sanità – di cui parlava con irrefrenabile appetito il compagno Odevaine, che certo non era uno sconosciuto nella sinistra tremolante di questi giorni». Lo afferma su Facebook Francesco Storace, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.«In Regione stiamo lavorando, c’è uno screening in corso di tutti i bandi e i progetti che hanno riguardato la Regione in questo ultimo anno e mezzo e ad oggi i risultati sono molto positivi. Non c’è un coinvolgimento della cooperativa 29 giugno nè di società collegate. Siamo molto ottimisti anche se il lavoro deve continuare perchè la Regione è una macchina infernale fatta di pacchetti e pacchettini che dobbiamo esplorare bene. Ma esiste un prima e un dopo». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio a margine di una iniziativa Sel al teatro Ambra Jovinelli. «Il prima – ha aggiunto – è la 29 giugno considerata eccellenza nella cooperazione sociale, nata con i migliori auspici e grandi testimonial come Laura Ingrao e don Luigi di Liegro, e il dopo, che abbiamo scoperto drammaticamente nelle ore delle inchiesta è il collegamento con un gruppo criminale che nessuno poteva immaginare. Anche gli aspetti amministrativi vanno vissuto tra un prima e un dopo l’indagine, era difficile negli anni passati pensare a questa evoluzione». Interpellato su un coinvolgimento della Provincia, invece, di cui Smeriglio è stato l’assessore al Lavoro in anni precedenti, ha risposto: «Spero di no, c’era la presenza di Luca Odevaine che aveva una grande reputazione fino al momento dell’inchiesta, gran parte delle vicende oggetto dell’indagine sono relative alla gestione del piano emergenziale di rom, rifugiati e migranti, questo piano è gestito dal ministero degli Interni e dalla Prefettura e poco ha avuto a che fare on le amministrazioni locali. Forse sarebbe il caso di chiedere al ministero degli Interni cosa pensa di questa inchiesta».

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