Piazza Navona, il Tar dà ragione al Campidoglio: limitazione ai banchi. Dubbi sull'ammissibilità dei ricorsi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Piazza Navona, il Tar dà ragione al Campidoglio: limitazione ai banchi. Dubbi sull’ammissibilità dei ricorsi

Il Tar del Lazio ha respinto le richieste con cui gli ambulanti chiedevano di sospendere il provvedimento dell’amministrazione comunale che dimezzava i banchi dello storico mercatino della Befana a piazza Navona. Tuttavia, non avendo ritirato chi ne aveva diritto il titolo di assegnazione dei posti, seguendo la linea di protesta degli ambulanti ‘o tutti o nessunò, quest’anno il mercatino non ci sarà. Il merito è stato fissato a giugno del 2015. Piazza Navona avrà la sua festa dell’Epifania senza le bancarelle commerciali che l’avevano ‘invasà negli ultimi anni. Il Tar ha respinto oggi il ricorso degli operatori del mercato natalizio, dando ragione all’Amministrazione Capitolina sul bando che ne riduce il numero. «Avevamo ragione – commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino -, il Tar si è espresso e ha respinto i due ricorsi dei commercianti per Piazza Navona. L’intento di Roma Capitale è sempre stato quello di dare alla città una piazza ben organizzata nel pieno rispetto del decoro di un luogo così straordinario. Quella sorta di boicottaggio voluto da qualcuno e subito da molti ha fallito l’obiettivo». «Il Tar, respingendo la richiesta di sospensiva – aggiunge -, ha di fatto riconosciuto che la scelta che avevamo fatto di ridurre a 75 i banchetti per un più ordinato svolgimento del mercato della Befana è legittima. E ora è chiaro chi ha »rovinato la festa«. Il nostro impegno adesso è fare di Piazza Navona un grande luogo di incontro di attività culturale per i bambini e per gli adulti. Voglio sottolineare la linearità con cui si è mossa Roma Capitale, e ringraziare l’assessore Marta Leonori, la presidente Alfonsi e l’assessore al Commercio Jacopo Emiliani Pescetelli che ha persino subito insulti e minacce. Questo è risultato di una battaglia condotta al mio fianco con metodo e onestà, qualità che rendono una squadra vincente». «Gli operatori aderenti ad Apre Confesercenti sono riuniti nella sede dell’organizzazione per preparare il ricorso al Consiglio di Stato. A nostro avviso la decisione del Tar su piazza Navona non ha tenuto conto dei diritti degli operatori e del fatto che non ne sia stata rispettata l’anzianità. Rispettiamo la decisione ma la nostra battaglia legale continua. Siamo i primi a volere il decoro e siamo disponibili a fare ancora altri passi in avanti ma senza veder lesi i nostri diritti». Lo dice il presidente dell’Apre Confesercenti Roma Alfiero Tredicine che invita il ministro Franceschini «a mandare gli ispettori per fare verifiche» tra le altre cose «sui pareri sulla maxi-giostra».Nei provvedimenti con i quali il Tar del Lazio ha respinto le richieste degli ambulanti di sospendere la determinazione del comune di Roma di assegnazione dei posteggi-bancarelle su piazza Navona per il tradizionale mercatino della Befana, i giudici hanno rilevato «che sussistono dubbi sull’ammissibilità» dei ricorsi proposti «in quanto le posizioni dei ricorrenti potrebbero essere tra loro in potenziale conflitto» perchè alcuni hanno ottenuto il titolo di assegnazione dei posti ma non hanno ritirato l’autorizzazione e altri che avrebbero potuto ottenerlo non hanno presentato domanda. Non solo. Il Tar ha ritenuto opportuno riservare la decisione alla fase di discussione di merito relativamente all’istanza formulata dall’Associazione Abitanti Centro Storico di Roma di trasmettere gli atti all’Antitrust e alla valutazione sulle eccezioni di rito sollevate. Il Tar ha ritenuto che dalla richieste fatte dai ricorrenti, gli stessi «non potrebbero conseguire alcuna utilità in quanto dalla sospensione degli atti impugnati non potrebbe comunque di per sè discendere la concessione del posteggio per la partecipazione alla festa della Befana». In effetti, il procedimento di assegnazione dei posteggi si è chiuso con il non ritiro delle autorizzazioni. In considerazione della rilevanza degli interessi pubblici e privati coinvolti e dell’efficacia pluriennale degli atti impugnati (riguardano anche le prossime edizioni del mercatino) i giudici hanno deciso di fissare l’udienza pubblica del 4 giugno 2015 per la trattazione del merito.

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