Abusi su minori, arrestato un sacerdote: era ricercato per pedofilia in Argentina | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Abusi su minori, arrestato un sacerdote: era ricercato per pedofilia in Argentina

– Da sacerdote missionario ad autore di abusi sessuali su minorenni. È la pesante accusa con cui è stato arrestato dalla polizia un sacerdote romano di 46 anni, don Alessandro De Rossi, attualmente parroco di San Luigi Gonzaga nel quartiere Parioli a Roma. Il religioso avrebbe abusato di alcuni minori quando era parroco in una chiesa nella provincia di Salta, nel nord-ovest dell’Argentina, inducendoli anche a praticare sesso di gruppo. Il Vicariato esprime «dolore e sconcerto» per la notizia del fermo, avvenuto su mandato della magistratura argentina, in attesa «di approfondimenti e della decisione della magistratura italiana, alla quale si esprime piena fiducia». Don Alessandro, su cui da qualche giorno pendeva un mandato di cattura internazionale delle autorità argentine, è stato arrestato lo scorso 31 dicembre dagli agenti della Squadra Mobile. Il sacerdote è ritenuto responsabile di aver «corrotto» dei minorenni e averne abusato sessualmente all’interno dei locali parrocchiali convincendoli anche a rapporti di gruppo. Le violenze risalirebbero ad alcuni anni fa, tra il 2009 e il 2010, quando era parroco della chiesa Maria Medianera de Todas Las Gracias, nel quartiere Islas Malvinas di Salta. Il suo percorso in Argentina è durato sei anni. Una scelta maturata per stare accanto ai più deboli. Lì ha anche riaperto una chiesa rimasta chiusa per un lungo periodo dopo l’assassinio del parroco. Per realizzare progetti in favore dei bambini più vulnerabili è stato tra i promotori dell’ associazione «Salta sul mondo onlus». Al suo ritorno in Italia, in un’intervista dell’ottobre 2013 pubblicata sul sito della diocesi di Roma, RomaSette, raccontava la sua missione dicendo: «Ho trovato tanta fame e sete di Dio e ho puntato a dare valore alle persone, soprattutto ai ragazzi: far conoscere loro un Dio che ti ama così come sei e aiutarli ad avere delle opportunità future». Poi scherzando aggiungeva: «Stavo a duemila km dal cardinale Bergoglio, ma non l’ho conosciuto purtroppo» e raccontava delle forti diseguaglianze tra «un centro piccolo e ricco e la periferia grandissima e di una povertà estrema». E ancora, il problema del machismo e della mancanza di prospettive per i giovani, «tanto che molti di loro si suicidano per la disperazione». Stupore oggi tra i parrocchiani della chiesa nel quartiere di Roma Nord, dove don Alessandro era parroco da settembre 2013. Alcune persone si sono radunate davanti all’ingresso commentando l’accaduto. «Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere – spiega un’anziana – mi sembrava una persona seria. Dicevano che in sud America ha anche rischiato la vita, ha corso numerosi pericoli per aiutare gli altri». Due anni fa l’agenzia cattolica argentina Aica segnalava un suo ricovero in un ospedale di Salta dopo essere stato aggredito a pugni in testa da un giovane che gli chiedeva denaro e cibo. Dopo l’episodio il parroco aveva chiesto un periodo di riposo, ma non aveva voluto lasciare la città.

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