Mihajlovic: "Sono un tifoso della Lazio ma domani vorrei darle un dispiacere" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mihajlovic: “Sono un tifoso della Lazio ma domani vorrei darle un dispiacere”

– «Domani vi stupirò, almeno tre giocatori su undici non li indovinerete». Sinisa Mihajlovic è pronto a disegnare una Sampdoria dal volto nuovo nella sfida di Roma con la Lazio. Di certo tra i pali tornerà Viviano, l’annuncio dello stesso tecnico in conferenza stampa. Una scelta chiara che conferma la sensazione della ‘partenzà di Romero per altri lidi, vista la scadenza di contratto a giugno, già nella sessione invernale del mercato. La difesa sarà orfana di De Silvestri che non è al meglio per problemi muscolari. Ma quali saranno le sorprese di Mihajlovic? Forse in difesa potrebbe toccare a Fornasier come esterno destro difensivo mentre in attacco non è esclusa una chance per Bergessio con la Samp pronta a riproporre il tridente anche senza Gabbiadini già partito per Napoli. Di certo Mihajlovic vuole una ripresa sprint per la squadra che si ritrova, dopo 17 gare, al terzo posto. Certo, il match con la Lazio ha un particolare sapore per Mihajlovic, che da giocatore entusiasmò i tifosi laziali. E dovrà fare i conti con il ‘derby’ del suo presidente: Massimo Ferrero, romanista con una parte di cuore blucerchiato. «Beh – celia Mihajlovic – nessuno è perfetto.. Io sono molto legato alla Lazio, per me sarà una partita speciale e spero che i ragazzi facciano una bella figura». Insomma, nonostante l’affetto «e la stima per il suo allenatore» il serbo avrebbe piacere di fare «un piccolo sgarbo» ai laziali. «Si riparte, si torna a fare sul serio – ha detto ancora Mihajlovic – . In questa fase è importante resettare dopo il periodo di vacanza e ricominciare da dove si era rimasti», ricominciare con una «prestazione importante. L’anno scorso giocammo una pessima partita, prendemmo pure un gol in superiorità numerica e abbiamo perso. E ai ragazzi l’ho ricordato, come ho ricordato loro il fatto che la sveglia suonò presto il lunedì mattina successivo (Mihajlovic convocò l’allenamento alle 8 del mattino, ndr). Se invece vinciamo – ha concluso il tecnico serbo – hanno due giorni liberi già pronti».

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