Roma, Garcia prepara la sfida con l'Udinese: "Dalla sosta tornati tutti freschi mentalmente" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia senza gli uomini della Coppa d’Africa “ma siamo ritemprati”

Alla Roma serviva proprio staccare la spina per un pò. Rudi Garcia lo confessa senza troppi problemi alla vigilia del primo impegno del 2015, in trasferta in casa dell’Udinese. «La sosta ha fatto bene, tutti i giocatori sono tornati con una freschezza mentale importante – le parole del tecnico francese a Trigoria -. Ho ritrovato un gruppo con molto entusiasmo, con voglia e grinta. Penso che la settimana di pausa abbia fatto bene più sul piano mentale che fisico». In Friuli mancheranno solo Keita e Gervinho visto che sono stati recuperati Yanga-Mbiwa, Totti e Destro. «Sono tutti al 100%, sarà possibile per loro dare una mano alla squadra per prendere i tre punti, che è il nostro obiettivo anche se sappiamo bene che Udine è sempre un campo difficile» ricorda Garcia senza dare troppo peso all’assenza degli africani: «Lo sappiamo dall’inizio della stagione che sarebbero partiti. Ho la fortuna di avere una rosa ampia e dei giocatori forti a centrocampo e in attacco, per me non è un problema, sarà una possibilità per gli altri di mostrare loro bravura». Soprattutto per chi prenderà il posto del suo pupillo ivoriano. «Senza Gervinho penso che gli altri giocatori offensivi, non solo gli attaccanti, devono prendersi più responsabilità. Forse il profilo di Iturbe è quello che si avvicina di più al suo – spiega Garcia -. Dobbiamo migliore in attacco perchè nelle ultime due gare abbiamo segnato troppo poco e siamo stati poco efficaci». Ma a chi gli domanda se non farebbe comodo una punta da 20 gol risponde di preferire una rosa con «12 o più giocatori che possono segnare rispetto ad avere un giocatore da 25 gol che se viene perso a metà stagione (per infortunio, ndr) poi condiziona l’intera annata. Io sono contento così, dei giocatori che ho, non ho chiesto nessuno sul mercato. Destro? Se fa la seconda parte di stagione come l’anno scorso mi va benissimo». E Garcia firmerebbe anche per bissare il rendimento del 2014: «Vorrebbe dire lottare ancora per lo scudetto. La differenza quest’anno è solo che dobbiamo vincere qualcosa. Abbiamo tre competizioni (Serie A, Coppa Italia, Europa League, ndr) e le giocheremo fino alla fine per vincerle tutte». A partire dal campionato, dove la Roma è chiamata a vincere a Udine senza farsi condizionare dal pensiero del derby con la Lazio in programma domenica prossima. «C’è solo una gara che conta ed è quella di domani, non farò calcoli sulle prossime partite – assicura Garcia -. I diffidati (De Rossi, Nainggolan e Florenzi, ndr) sanno che devono giocare con fair play ma senza avere un atteggiamento differente dal solito, devono essere presenti nei contrasti». Fare bottino pieno in Friuli permetterebbe di raggiungere la Juventus, attesa poi in serata dalla sfida con l’Inter. Il duello coi bianconeri è ormai il leitmotiv della stagione della Roma, con Garcia per nulla preoccupato dal ricordare sempre il modo in cui è arrivato il ko di Torino nello scontro diretto. «Se rischia di diventare un alibi per i miei giocatori? A me piace essere obiettivo e quando mi chiedono di quella gara rispondo sempre allo stesso modo. Ma la squadra è intelligente, come il suo allenatore guarda al presente e al futuro, non si fissa su un’unica partita – conclude -. Siamo concentrati su domani, dobbiamo fare di tutto per prendere tre punti e se ci riusciremo allora guarderemo ai risultati degli altri, soprattutto davanti».

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