Salario accessorio, rivoluzione orario: da oggi uffici aperti più a lungo, ma i sindacati sul piede di guerra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, orario e uffici aperti più a lungo, ma è guerra: blitz dei lavoratori in Comune

Le maestre occupano il Giulio Cesare, Nieri: "I dipendenti non perderanno un euro". E Sel lo sconfessa: "Auspichiamo un incontro". Onorato contro il sindaco: "Roma nel caos e Marino a Boston"

Circa 100 dipendenti di Roma Capitale – fra cui educatrici e maestre, vigili urbani e amministrativi – hanno fatto irruzione all’interno dell’Aula Giulio Cesare per protestare contro il contratto decentrato imposto dalla giunta Marino. Lo afferma in una nota l’Usb. Il blitz, spiega il sindacato, è nato durante l’assemblea del lavoratori, convocata per difendere salario e qualità dei servizi pubblici. L’assemblea, originariamente convocata nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, è ancora in corso sulle scalinate antistanti la Protomoteca dopo che l’amministrazione ha revocato l’utilizzo della sala per la riunione sindacale. – «Questa è una giornata di mobilitazione, non è un’assemblea normale. Ci spetta di diritto avere una sala di assemblea e visto che hanno chiuso la Protomoteca, che ci avevano concesso, stiamo cercando di entrare lo stesso perche è compito dell’amministrazione mettere a disposizione dei locali per le assemblee dei dipendenti». Questa la protesta delle maestre di nidi e materne comunali e del sindacato Usb contro il contratto decentrato unilaterale e la rivoluzione negli orari degli uffici anagrafici dei Municipi. I lavoratori dopo un inizio di assemblea pubblica sulle scalinate della Protomoteca, hanno provato ad accedere in Campidoglio dall’ingresso della ragioneria e un gruppo di maestre è entrato all’interno dell’Aula Giulio Cesare per una «occupazione simbolica in attesa di un incontro con il vicesindaco Nieri».

«Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori di Roma Capitale che hanno occupato l’Aula Giulio Cesare per ribadire la loro contrarietà all’applicazione del contratto decentrato. Sollecitiamo che al più presto avvenga l’incontro richiesto dai dipendenti con il Vice Sindaco Nieri. Auspichiamo il ripristino di corrette relazioni sindacali, affinché si tutelino i diritti dei lavoratori e la qualità dei servizi pubblici». Lo dichiarano in una nota congiunta Gemma Azuni e Annamaria Cesaretti, consigliere comunali di Sel. «I dipendenti della Polizia Municipale o gli altri dipendenti pubblici di Roma Capitale non perderanno neanche un euro per la riforma del salario accessorio». Lo ha dichiarato il vice sindaco di Roma Capitale, Luigi Nieri, interrogato durante la trasmissione radiofonica «Radio Anch’io» sulle ragioni delle assenze dei vigili urbani capitolini la notte di capodanno. «Alla base del problema – ha detto Nieri – c’è il tema del rinnovo dei contratti pubblici fermi dal 2009, accompagnato al blocco del turnover che ha portato alla diminuzione di molte unità del corpo complessivo dei dipendenti dell’amministrazione comunale. Ma non è vero che i dipendenti pubblici subiranno decurtazioni degli stipendi. L’ispezione del Mef ha dichiarato illegittimi gran parte degli istituti del salario accessorio, successivamente modificati in modo offrire più servizi ai cittadini senza toccare neppure un euro del salario accessorio dei lavoratori, che sarà distribuito secondo un principio diverso da prima, non più a pioggia ma in base alla produttività. Produttività da valutare sulla base dei servizi e delle prestazioni offerte. Ed una prima conseguenza di tale politica la vediamo oggi, con gli uffici amministrativi aperti dalle 8 e fino alle 18.30». Una posizione, quella del vice sindaco, contestata nel corso nella trasmissione dal presidente dell’associazione romana vigili urbani (Arvu), Mauro Cordova, secondo il quale «non è vero che i dipendenti non subiranno tagli», e «non era questa la riforma necessaria a far funzionare meglio il corpo della Polizia Locale di Roma Capitale. Si sta tentando di far passare i vigili per fannulloni – ha detto Cordova – ma in molti fra i cittadini, che si sentono giustamente toccati dalle assenze, non conoscono le problematiche della Polizia Locale. Non ci sentiamo di aver mancato di rispetto all’amministrazione. Era un servizio in straordinario, e ci si sarebbe potuti organizzare prima. A non funzionare – ha concluso Cordova – è stata la macchina capitolina, il comando del corpo». «Roma è sempre più nel caos e Marino è ancora in vacanza a Boston fino a domenica. Strade prese d’assalto dall’illegalità, vigili in rivolta e scuole senza maestre. Ma il sindaco preferisce non esserci. Quando serve non c’è mai. È come Schettino. Roma non ha più il primo cittadino ma un turista incosciente in giro per il mondo». Lo dichiara in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio.

Parte oggi il primo ‘step’ della rivoluzione del salario accessorio dei dipendenti comunali a Roma. «Per tutti i romani gli uffici anagrafici dei Municipi saranno aperti ogni giorno dalle 8 alle 18,30 – annuncia il sindaco Ignazio Marino -. È un grande passo in avanti nella strada di modernizzazione della città, per rendere Roma sempre più capitale europea. Si potrà chiedere e avere un certificato – aggiunge -, una carta d’identità senza dover prendere un giorno di ferie o di permesso». Ma proprio il nuovo contratto decentrato è uno dei principali terreni di scontro tra il Campidoglio e i sindacati, che promettono battaglia. Nella Capitale, infatti, non c’è solo il fronte caldo dei vigili, sotto i riflettori per il caso delle assenze in massa a Capodanno. È tutta la materia del nuovo contratto, entrato in vigore dall’inizio dell’anno con effetti graduali ma non condiviso dai sindacati, a destare forti polemiche tra i rappresentanti dei lavoratori. Domani, ad esempio, l’Unione sindacale di base (Usb) ha annunciato un’assemblea per tutto il personale del Comune, nonostante il divieto del Campidoglio. E l’avviso che si legge sui siti di alcuni Municipi (poco più in basso rispetto a quello sui nuovi orari degli sportelli demografici) allerta su possibili disservizi, in particolare per asili nido e scuole materne. «Mercoledì 7 gennaio non si garantisce il servizio degli uffici – si legge sulla pagina del I Municipio -, nonchè dei servizi educativi e scolastici, causa assemblea sindacale dei dipendenti». E proseguono anche le indagini interne sui vigili. «Le prime 30 lettere sono partite. I casi ritenuti più gravi dal comando non sono 44 ma 90», dice il vicesindaco Luigi Nieri che aggiunge: «Credo che sia oggi, sia al derby Roma Lazio previsto domenica prevarrà il senso di responsabilità». Dopo la fine delle feste, infatti, ora è proprio quella della sfida calcistica la nuova data sotto i riflettori per la forte presenza di vigili urbani. «L’amministrazione la smetta di continuare a gettare benzina sul fuoco minacciando fantomatici licenziamenti, pene esemplari e umiliando i 24.000 dipendenti capitolini – tuona Natale Di Cola dalla Fp Cgil -. Marino è avvertito: o si prende la strada delle modifiche concordate come continuiamo a chiedere o la protesta e la mobilitazione assumeranno toni sempre più aspri». «La vertenza proseguirà con la convocazione di assemblee pubbliche in ogni Municipio dove saranno invitate le famiglie – spiega il segretario della Cisl Fp Roberto Chierchia -. Le assemblee, in questa fase, saranno convocate dopo la chiusura dei plessi scolastici». Dopo la rottura del tavolo delle trattative il 23 dicembre, il prossimo incontro tra sindacati e vicesindaco è convocato per dopodomani, 8 gennaio. «Speriamo che questo dialogo porti a una condivisione dato che il 23 ci siamo trovati a un passo dall’accordo», è l’auspicio di Nieri.

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