Sveglia il centrodestra, Meloni porta Tosi e Fitto nella capitale: rischio impasse sulle primarie | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sveglia il centrodestra, Meloni porta Tosi e Fitto nella capitale: rischio impasse sulle primarie

– La nascita della ‘cosà di centrodestra, messa in cantiere dal Cavaliere, si arena sul capitolo primarie mentre si acuisce lo scontro con i ‘fittianì. Tenuto alla larga dal tradizionale incontro degli azzurri a Roccaraso, l’ex governatore della Puglia si toglie il suo sassolino dalla scarpa partecipando, a Roma, ad un’iniziativa del centrodestra con la leader di FdI, Giorgia Meloni e il sindaco leghista Flavio Tosi. «Non invitarmi a Roccaraso è stato un grosso errore e se Forza Italia pensa così di non farmi dire ciò che penso, fa un grosso sbaglio», avverte Fitto che ottiene il suo spazio sul palco delle giovani leve di «Sveglia il Cdx» che guardano ad una rilancio del centrodestra libero dalla «zavorra» del Cavaliere. E che quindi richiedono a gran voce le Primarie del centrodestra. Diplomatica la risposta di Fi. «Mi sembra una polemica sul nulla» prova a chiarire da Roccaraso il consigliere politico del partito Giovanni Toti che spiega: a ‘Neve Azzurra 2015’ sono stati invitati esponenti del partito sulla base delle tematiche da dibattere e «Fitto non ha incarichi» in Fi perchè, nonostante le offerte di Berlusconi, li ha «sempre rifiutati». Fitto tuttavia non rompe ancora. «Io sono per le primarie, non farle è sbagliato, ma sosterrò comunque i candidati scelti. Il mio sostegno non viene meno» mette in chiaro. Ma dopo i risultati delle regionali in Emilia Romagna e in Calabria, dice, incaponirsi con la scelta di candidati nel segreto di una stanza è controproducente. Di più: «Se non si fa tesoro degli errori fatti andiamo a sbattere» avverte. Che la strada delle primarie sia l’unica percorribile per salvare il centrodestra da un inevitabile declino lo sostengono anche sia Giorgia Meloni sia Flavio Tosi. «Il centrodestra lo rimetti insieme solo con le primarie. Non possiamo continuare ad aspettare o Renzi vince un’altra volta. Non potremo mai costruire un’alternativa se non facciamo le primarie» avverte il sindaco di Verona. E se le primarie sono il vessillo di una forza politica come Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni lancia l’allarme: «Io non voglio morire renziana». E, siccome «il centrodestra come lo abbiamo conosciuto è morto e non si può resuscitarlo sic et simpliciter» occorre un repentino ricambio. «Berlusconi si rende conto da solo di non poter essere competitivo contro un premier quarantenne. E chi non glielo dice lo fa solo per paura di perdere il suo posto» attacca la leader di FdI che plaude Fitto: «dice cose che io condivido. Ma ce ne sono tanti altri che dicono che non si può far vincere il centrodestra continuando a vivacchiare». Applaude il parterre di giovani del centrodestra tra cui siedono anche vecchi alleati del Cavaliere: da Adolfo Urso che modera il dibattito all’ex ministro Giulio Terzi, da Ignazio La Russa a Francesco Storace. Fi però non cede: argomenti come quelli sulle Primarie «non sono di nessun interesse per i cittadini» taglia corto Antonio Tajani dalla convention forzista. Controbatte Saverio Romani: «Roccaraso: come camminare su un ponte tibetano attaccato a niente, sospeso sul nulla e diretto non si sa dove».

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