Teatro Opera, Caracalla punta sulle eroine di Puccini con la colonna sonora dei Pink Floyd | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Teatro Opera, Caracalla punta sulle eroine di Puccini con la colonna sonora dei Pink Floyd

– Saranno le eroine appassionate di Giacomo Puccini a infiammare il palcoscenico sotto le stelle di Caracalla: nella prossima stagione estiva il Teatro dell’Opera di Roma punterà tutto su qualità artistica e appeal popolare, mettendo in cartellone tre titoli ‘fortì, Madama Butterfly, Turandot e La Bohème. Accanto all’opera di repertorio, anche la danza farà la sua parte con due appuntamenti di rilievo: in prima assoluta il Pink Floyd Ballet su coreografie di Roland Petit e il consolidato Gala di stelle della danza con l’amatissimo Roberto Bolle. «Non è una stagione per turisti fatta all’ultimo momento, perchè la fama di Caracalla è intercontinentale e va valorizzata»: così il sovrintendente Carlo Fuortes, presentando il cartellone alla stampa questa mattina in Campidoglio. «Il teatro musicale dialoga con le vestigia di Caracalla coniugando cultura e spettacolo», ha affermato, aggiungendo che proprio lavorando in tandem con l’Expo di Milano questa stagione «potrebbe attirare un pubblico potenziale di 80 mila persone». Tra le novità annunciate da Fuortes, oltre all’aumento delle repliche rispetto allo scorso anno – 20 serate d’opera rispetto alle 16 del 2014, più 6 serate per la danza – anche una nuova politica di prezzi «ritoccati al ribasso, con abbonamenti scontati del 25 per cento per permettere al pubblico più ampio possibile di partecipare». Particolarmente soddisfatto anche il sindaco Ignazio Marino che ha sottolineato quanto, in seguito al miglioramento della situazione complessiva dell’ente lirico, anche le casse del comune ne beneficeranno: «Da 22 milioni di contributo pubblico del 2013 passiamo quest’anno a 15.5, triplicando il numero delle repliche degli spettacoli che da 9 passano a 26: quindi il Comune di Roma spende di meno, con maggior rigore e trasparenza, offrendo un prodotto superiore in quantità e qualità». «Il 2015 sarà l’anno di rilancio del Teatro dell’Opera anche in vista dell’Expo di Milano», ha aggiunto, anche perchè l’aver presentato la stagione a gennaio con un congruo anticipo potrà contribuire a favorire l’incremento del turismo culturale, intercettando flussi di visitatori sia italiani che stranieri. Durante la conferenza non sono mancate polemiche sul doppio incarico rivestito da Fuortes, che è anche amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma. A rispondere direttamente il sindaco: «Fuortes ha accettato di guidare un teatro in difficoltà mettendoci la faccia e per soli 1000 euro al mese – ha detto risoluto – certo è uno stipendio alto per un disoccupato, ma basso rispetto a quello che percepiscono gli altri sovrintendenti. Mi sento per questo di ringraziare lui: grazie alla legge Bray e al lavoro di tutto il cda abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, gestendo con trasparenza e anche facendo a volte scelte impopolari».

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