Umberto I: "Boom di accessi al pronto soccorso per gli anziani debilitati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Umberto I: “Boom di accessi al pronto soccorso per gli anziani debilitati”

«L’elevato numero di accessi al pronto soccorso, in alcuni momenti addirittura superiori al doppio di quelli registrati presso altre importanti strutture ospedaliere romane, sono l’effetto della recrudescenza di patologie respiratorie, specie in persone anziane e debilitate». Così in una nota il direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma Domenico Alessio. «Il trattamento in aumento dei codici rossi, in alcuni casi nove contemporaneamente – prosegue – è dovuto anche alla grande attrattiva che l’ospedale esercita sulla cittadinanza. Il personale soffre per questa situazione di stress lavorativo, ma non per questo si sottrae alle proprie responsabilità e al proprio dovere, consapevole della particolare situazione di emergenza che necessita del coinvolgimento di tutti. Il Policlinico Umberto I – afferma ancora Alessio – ha inteso rispondere all’emergenza influenza del periodo invernale integrando la risposta assistenziale data dal territorio e modificando, prontamente, l’organizzazione di uno dei più grandi complessi di Pronto Soccorso a livello nazionale. L’emergenza si supera anche con provvedimenti organizzativi, oltre alla grande responsabilità e impegno degli operatori sanitari. Da parte della Direzione Aziendale sono state prese iniziative volte a contenere i tempi di attesa al PS di pazienti stabilizzati da ricoverare presso l’ ospedale o da trasferire in altre strutture territoriali convenzionate». Alessio sottolinea che «è stata istituita un’area di emergenza fisicamente dedicata ai percorsi per i pazienti con patologie non critiche (codici bianco e verde), separata dall’area di offerta critica (codici gialli e rossi); incremento delle risorse professionali umane – medici – dedicate proprio a questi percorsi meno critici ma che sono più richiesti poichè sono quelli che soddisfano la domanda inappropriata a cui non rispondono le strutture territoriali; e ancora inserimento all’interno dell»area patologie non critichè di un medico specialista in malattie infettive dalle 8 alle 20, dal lunedì al sabato. Sono stati attivati nuovi percorsi intraospedalieri a partenza dal Pronto Soccorso che saranno utili a razionalizzare l’offerta per intensità di cure e appropriatezza; aumento dell’offerta ambulatoriale per i pazienti che provengono dai percorsi del Pronto Soccorso; apertura di reparti a conduzione Infermieristica che consentono una riduzione delle degenze medie favorendo il turn over dei pazienti meno critici. È inoltre in itinere la formalizzazione di una Convenzione con il Policlinico Militare del Celio per il trasferimento di pazienti comunque stabilizzati, in caso di particolare sovraffollamento dell’area critica. In una situazione del genere, più che la critica – conclude Alessio – necessitano progetti e iniziative che rispondano alle esigenze dei cittadini in un momento di eccezionale e abnorme richiesta di assistenza«.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login