Influenza, pronto soccorso presi d'assalto: ipotesi ricorso alle strutture private | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Influenza, pronto soccorso presi d’assalto: ipotesi ricorso alle strutture private

– I Pronto soccorso di Roma presi d’assalto causa influenza. E l’ipotesi ora è che si ricorra a posti letto delle strutture private accreditate per fare fronte all’emergenza. I dati, forniti dalla Regione, parlano solo oggi di oltre mille presenze complessive con 302 persone in attesa di ricovero. Il picco lunedì con 1227 accessi.-«L’eventuale intervento del Prefetto di Roma può favorire la messa a disposizione di posti letto delle strutture private accreditate al servizio sanitario regionale che hanno dato la massima disponibilità per alleggerire la pressione nei pronto soccorso impegnandosi fino al 31 marzo prossimo», comunica il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Stiamo seguendo costantemente l’evolversi della situazione che è comune in tutta Italia per il picco influenzale e ringrazio dell’impegno profuso tutti gli operatori, medici e infermieri che stanno dando una risposta straordinaria in un momento di stress del sistema», aggiunge il presidente aggiungendo che «per quanto riguarda poi il fermo ambulanze i numeri segnalano un trend in miglioramento». La Regione sottolinea che «in questo periodo, caratterizzato da un picco influenzale, le punte di presenza variano dalle 1.227 unità rilevate lunedì scorso alle ore 14.00 fino alle 695 rilevate domenica alle ore 8.00 per le 20 strutture sede di Pronto soccorso a Roma». «La necessità di ricoveri è costante intorno alle 250 richieste. L’ultimo rilevamento di oggi fa registrare 1.091 presenze complessive e 302 persone in attesa di ricovero» -proseguono dalla Regione e il presidente Zingaretti sottolinea che «dove si stanno mettendo in atto tutte le misure indicate dalla Regione vi è una situazione di minor stress e pertanto invito le Direzioni generali a proseguire nell’applicazione delle direttive».

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