Sos Esquilino, il premio Oscar Sorrentino: "Rione da salvare" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sos Esquilino, il premio Oscar Sorrentino: “Rione da salvare”

– Nella ‘Grande Bellezzà l’Esquilino non c’è, nonostante Paolo Sorrentino ci abiti da anni. «Perchè il quartiere è una ‘chiavicà…», scriveva alla napoletana su un blog un residente della zona più multietnica di Roma, un anno fa. «Perchè cercava una città più metafisica…», glissava elegante un altro. Ma il regista Premio Oscar ha a cuore l’Esquilino, storico rione umbertino della Capitale, e oggi è andato di persona a parlarne con il sindaco Ignazio Marino. Forte anche della cittadinanza onoraria conferitagli dopo il trionfo del film negli Usa nel 2014. Il rione centrale, vicino alla stazione Termini, «non versa in condizioni ottimali anzi, l’opposto – ha dichiarato Sorrentino dopo l’incontro in Campidoglio -. Da cittadino sono venuto a vedere quali sono le possibilità di riqualificarlo». Il regista napoletano si è detto «molto soddisfatto delle risposte avute, ora spero diventino fatti». Un incontro chiesto da Sorrentino al sindaco anche per altri motivi e combinato in breve tempo. Al quale Marino ha invitato la presidente Pd del I Municipio – che comprende il centro storico -, Sabina Alfonsi, l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci e il delegato alla sicurezza Rossella Matarazzo, ex dirigente del commissariato Esquilino. Il punto chiave è la riqualificazione della grande Piazza Vittorio, fulcro del quartiere, e il cui giardino centrale si cerca da anni di sistemare. «C’è un progetto, che presenteremo a breve – ha detto Alfonsi -, speriamo che i lavori inizino prima dell’estate. Il contributo di Sorrentino lo accogliamo volentieri, vive nel quartiere, ha iscritto il figlio in una scuola della zona e la moglie è attiva in un comitato». L’intervento riguarderà anche la viabilità congestionata, tra auto, sensi vietati e binari del tram e i portici che circondano la piazza, con bar, negozi – molti gestiti da cinesi – e grandi magazzini, ma anche ambulanti e abusivi. Una multietnicità che ha attirato intellettuali e artisti, ma anche favorito il caos. «Vogliamo riqualificare i portici sia a livello commerciale sia di ristrutturazione e decoro», ha poi spiegato la presidente Alfonsi, «negli ultimi mesi c’è stata la pulizia dei portici, ma va fatta un’opera più a fondo, una manutenzione straordinaria. Se piazza Vittorio fosse riqualificata totalmente potrebbe irradiare riqualificazione in tutto il rione». Nell’incontro tra Sorrentino e Marino si è parlato anche di contingentamento delle attività commerciali e di lotta al degrado in senso più generale. Problemi posti anche dai comitati di quartiere, alcuni dei quali particolarmente aggressivi con il sindaco, nei mesi scorsi oggetto di una campagna per chiederne le dimissioni. «È una vergogna ciò che sta accadendo – dice Augusto Caratelli di Roma Caput Mundi e del Coordinamento di Ribellione dei Rioni e Quartieri di Roma -. Sono più di otto mesi che protestiamo per il degrado e l’illegalità che impera nel rione e solo ora il Sindaco Marino sollecitato dal regista Sorrentino si accorge in che situazione viviamo».

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