Corruzione, arriva il nuovo piano. Marino: "Molto importante" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, ecco il piano anti corruzione. Marino: “Campidoglio a prova di tangenti”

Critico il presidente dell'Istituto italiano ad hoc, Federico Bergaminelli, secondo cui il piano «è solo un manuale delle buone intenzioni». Partita l'operazione trasparenza in assemblea capitolina: i romani potranno controllare sul sito del Comune le presenze dei consiglieri

Dopo lo tsunami dell’inchiesta ‘Mafia Capitalè il Campidoglio si dota di un nuovo piano anti-corruzione. L’assessore alla Legalità Alfonso Sabella avrà tre mesi per rimodularlo e rendere così l’amministrazione «a prova di tangenti». Si punta su una rotazione di dirigenti, funzionari e dipendenti capitolini «più rapida ed efficace». La giunta capitolina ha dato questa mattina l’ok alla delibera presentata dall’ex magistrato antimafia. Un passaggio formale, visto che per legge doveva essere approvata entro il 31 gennaio. «Nella delibera abbiamo previsto la rimodulazione del piano entro tre mesi da oggi – spiega Sabella -. Ed è un lavoro che faremo anche ascoltando sindacati e associazioni. Dobbiamo rendere più efficaci e rapidi i meccanismi della rotazione per farla partire più in fretta. I dirigenti e i funzionari devono ruotare, non vogliamo che questo avvenga in modo soft ma in modo hard». Tra gli obiettivi del neoassessore integrare il piano triennale con la direttiva sugli appalti e con il nuovo regolamento comunale sui contratti. «Sarà un regolamento assolutamente innovativo – assicura l’ex sostituto procuratore di Palermo in prestito al Campidoglio – e vogliamo che sia il migliore d’Italia». Previsto anche un potenziamento dell’ufficio anti-corruzione, «che finora ha soltanto quattro dipendenti»: in arrivo più personale che svolgerà una maggiore attività di controllo sull’operato dell’amministrazione. E sulla possibilità per i dipendenti e funzionari capitolini di denunciare colleghi per eventuali irregolarità Sabella è chiaro: «Questo è già previsto dalla legge. I dipendenti sono funzionari pubblici e quindi per loro quest’obbligo c’è già». Soddisfatto il sindaco Ignazio Marino. «Penso sia un documento estremamente importante – commenta – che ha una sua solidità iniziale ma che l’assessore Sabella intende migliorare ed emendare nei prossimi mesi tenendo conto dell’esperienza che sta raccogliendo all’interno del Comune». Critico invece il presidente dell’Istituto italiano anticorruzione Federico Bergaminelli secondo cui il piano «è solo un manuale delle buone intenzioni». Intanto è operazione trasparenza anche in assemblea capitolina. Da oggi i romani potranno controllare sul sito di Roma Capitale le presenze dei consiglieri. E anche come votano gli eletti su delibere e mozioni. «È una modifica semplice ma importante e significativa – commenta Riccardo Magi, consigliere radicale della Lista Civica Marino – perchè consentirà ai cittadini di conoscere il comportamento di voto dei consiglieri». Arrivano invece nuove regole per quanto riguarda i gettoni di presenza, lavori d’Aula in diretta non solo streaming ma anche on demand e verbali delle sedute delle commissioni online entro 10 giorni. Per percepire il gettone in commissione (139 euro, pari a quello per le sedute di Consiglio) un consigliere dovrà partecipare ad almeno metà della seduta o per un tempo minimo di 20 minuti consecutivi. «Così si elimina il sistema di gettonificio e rimborsificio del Campidoglio – spiegano i consiglieri del Movimento 5 Stelle promotori della delibera -, secondo cui vengono rimborsate ai consiglieri un’ora prima della commissione, l’intera durata della stessa e anche l’ora successiva». Parole che non sono andate giù alla maggioranza in Campidoglio. Per il capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo i 5 Stelle sono stati protagonisti di uno «show demagogico»: «Rivendicare come propria la rivoluzione di mettere i verbali online, senza considerare che la delibera è stata votata all’unanimità e che queste cose erano già ampiamente previste, è un gesto demagogico».

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