Vigili, Ugl: "Trasferimenti dirigenti sindacali? Letto sulla stampa" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Vigili, Ugl: “Trasferimenti dirigenti sindacali? Letto sulla stampa”

«Apprendiamo dalla stampa romana, il presunto beneplacito, dato dall’ autorità anticorruzione, presieduta dal Dott. Raffaele Cantone, alla possibilità di trasferire dalla sede di lavoro i dirigenti Sindacali, senza il preventivo nulla osta, concesso dalle Segreterie delle OO.SS. È appena il caso di evidenziare, come il divieto di trasferimento del Dirigente Sindacale, che in questi giorni viene da taluni rappresentato quale »anacronistico privilegio«, sia in realtà un diritto ed una tutela previsto per legge ( Legge 20 maggio 1970 n. 300), ai fini di garantire i diritti, pure costituzionalmente previsti, di associazione, manifestazione del pensiero e di attività sindacale dei lavoratori, dalle eventuali ingerenze e/o pressioni da parte »padronale«. In Virtù di tale interesse, fatto proprio dallo stato, con apposita disposizione di Legge, ci si interroga a questo punto, se il particolare momento storico non veda stravolto lo stesso ordinamento, perlomeno nel »principio di gerarchia delle fonti« , stante il quale le norme legislative vigenti , possono essere modificate od abrogate, solo da norme di pari grado successive o ad esse sovraordinate. Dette considerazioni sono, ad opinione della O.S. scrivente, da estendersi ad alcune delle recenti modifiche del C.C.D.I. del Comune di Roma, laddove talune prestazioni eccedenti, le 36 ore settimanali peviste per legge (in specie Domeniche e festivi), apparirebbero ad una prima lettura obbligatoriamente esigibili dalla parte datoriale, oltretutto senza nemmeno la corresponsione del salario a straordinario, ma con improbabili »bonus« mensili, l’importo dei quali, ove suddiviso per le ore di lavoro ulteriormente richieste al dipendente, diverrebbe appetibile persino per un datore di lavoro del sud est asiatico. In tale frangente, non si può infine omettere di ricordare, le campagne non solo mediatiche che avrebbero visto, nei sindacati tutti, una presunta regia complottista, negli episodi di capodanno, diffondendo così più o meno volutamente il messaggio, che anzichè trattarsi di libere associazioni di lavoratori, peraltro previste dalla nostra costituzione, le associazioni Sindacali, si siano trasformate in una sorta di associazioni a delinquere, volte ad istigare ed /od favorire reati, che vanno dal falso ideologico, all’ interruzione di pubblico servizio, passando per l’istigazione.Per quanto sovraesposto l’UGL Polizia Locale, si appella a tutti i colleghi ed associazioni di categoria, presenti sul territorio Nazionale, affinchè l’adesione allo sciopero ed alla manifestazione del 12 febbraio siano tali, dal serrare le fila dell’ intera categoria, al fine di ottenere una legge di riforma della Polizia Locale, che riconosca finalmente ai propri dipendenti le giuste tutele e garanzie, nonché reagire ad un momento mai visto in precedenza, di veemente aggressione ai diritti pubblico impiego». Lo comunica, in una nota, l’ugl

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