Vibilità, addio alle strade groveria: al via il piano anti-buche. Ma la tangenziale manda in tilt il traffico | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Viabilità, addio alle strade groveria: pronto il piano anti-buche. Ma la tangenziale manda in tilt il traffico

Tutti gli interventi sono stati concordati con i Municipi che hanno segnalato al Campidoglio emergenze e criticità. L'obiettivo dell'assessorato ai Lavori Pubblici è quello di riuscire a sistemare entro l'estate altri 500 mila metri quadrati

Addio voragini e strade ‘grovierà, vero e proprio incubo per gli automobilisti e soprattutto motociclisti romani. Al via nella Capitale il piano anti-buche del Campidoglio che punta a rimettere a posto in un mese il 5% delle strade a grande viabilità. Una cura per 250mila metri quadrati di asfalto. E il sindaco Ignazio Marino assicura: «Nessuna spennellata di catrame. Le ripareremo davvero». I lavori per ‘medicare le cicatricì dell’asfalto sono iniziati questa mattina a Roma in diversi punti della città: a piazzale Clodio, sulla tangenziale est, dove si sono registrate code e rallentamenti, e su via Collatina. «Da dieci anni non si lavorava sulle strade di domenica – spiega l’assessore capitolino ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci – Noi abbiamo voluto farlo perchè siamo perfettamente coscienti dello stato drammatico i cui versano le strade di Roma. In questo momento la tangenziale est è chiusa da Ponte delle Valli fino a Salaria. Questo è il primo pezzo di cui ci occupiamo perchè era il tratto più ammalorato. Nella notte tra lunedì e martedì, se le temperature non scenderanno sotto zero, chiuderemo la tangenziale e metteremo a posto lo stesso tratto ma in senso inverso, ovvero da Salaria a Ponte delle Valli». «Oltre a piazzale Clodio – aggiunge – i lavori sono iniziati questa mattina su via Collatina che non sarà agibile per tutto il giorno e anche domani nel tratto che va da Bricofer a Tor Sapienza». Nei prossimi giorni la task force ‘anti-buchè lavorerà sempre sulla tangenziale est, su viale Tiziano e sul lungotevere. Tutti gli interventi sono stati concordati con i Municipi che hanno segnalato al Campidoglio emergenze e criticità. L’obiettivo dell’assessorato ai Lavori Pubblici è quello di riuscire a sistemare entro l’estate altri 500 mila metri quadrati di strade. «Per la fine di febbraio è prevista l’approvazione del bilancio in assemblea capitolina – precisa Pucci – Noi siamo certi che vi saranno altre risorse a disposizione per la manutenzione stradale. Questo ci permetterà di poterci riprogrammare in modo tale da andare oltre il 15%». «Oggi iniziamo una grande operazione di risanamento delle buche nella nostra città e in molti cantieri metteremo un display luminoso che indicherà ai romani quanti giorni impiegheremo per i lavori, così potranno controllarci e lo potranno fare anche dal sito della città» dice il sindaco Marino che promette ai romani: «Non faremo la ‘spennellatà di catrame ma ripareremo veramente le strade». L’operazione ‘restyling’ delle strade della Capitale non si ferma qui. Ci si prepara anche a trasformare via Merulana in un boulevard – con i commercianti che si occupano di curare l’arredo urbano della strada del quartiere multietnico Esquilino – e a togliere i sampietrini in alcune strade del centro storico. Si inizierà da via Marsala, strada che costeggia la stazione Termini. Perchè lì, spiegano, è un «luogo di degrado assoluto». I sampietrini saranno poi utilizzati nelle periferie per riqualificare piazze e creare aree pedonali. – «Una domenica mattina infernale per centinaia di romani: tangenziale est chiusa fra Viale Etiopia e via Salaria, code per chilometri, zero assistenza». Lo afferma il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale della Destra, Francesco Storace. «Asfalto »fracico«, hanno detto i due vigili dislocati all’interruzione, chilometri dopo l’inizio delle code -ha aggiunto- Pannello a messaggio variabile situato nell’ultimo posto utile prima di incunearsi nella fila, assolutamente muto. E, quasi a sfregio, la notizia della chiusura della strada veniva scritta in quello all’uscita del tunnel, ben due chilometri e 100 metri dopo la coda. Una debacle organizzativa senza precedenti che richiederebbe un immediato passo indietro almeno del comandante Clemente per manifesta incapacità sul campo. Se non altro, per vergogna. Strano, poi, perchè sulla tangenziale si vedevano già in azione i mezzi fresatori e i camion con il bitume nuovo! Ovvero: sono forse lavori già programmati che il neo assessore Pucci ha avviato? Magari con la somma urgenza? Che il sindaco Marino viva su un altro pianeta è oramai cosa nota. Ma che pure Clemente, del quale non si può certo dire che sia uno sprovveduto, faccia fare alla città queste figuracce, no, non è accettabile. Qualcuno si dia una svegliata e spieghi ai romani che succede. Magari il nuovo capo ufficio stampa di Marino, direttamente ereditato da Veltroni?».

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