Prostituzione, Marino: "Dobbiamo dare risposte". Nieri: "Governo intervenga con una legge" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Prostituzione, Marino: “Dobbiamo dare risposte”. Nieri: “Governo intervenga con una legge”

«Io credo che l’amministrazione della città deve dare risposte. Non può rimanere in silenzio e non può chiudersi nella semplice scrittura di intellettuali che scrivono editoriale». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino interpellato a margine di una cerimonia sui martiri delle Foibe sulla proposta di zone di tolleranza per la prostituzione. A chi gli chiede un commento sul «no» del prefetto Giuseppe Pecoraro risponde: «Non ho commenti da fare perchè non sono un esegeta delle parole altrui, ho fatti da porre all’attenzione della città e delle forze politiche che giustamente si stanno interrogando». «Mi sono interrogato insieme anche ad altri attori importanti della città laici e religiosi su come risponderebbero, al di là della facilità con cui si possono scrivere editoriali, a questo problema, e se mi accompagnerebbero ad incontrare le nonne con i bambini nei parchi costrette a dover spiegare loro cosa ci fa là una persona alta 1.80 con seni improbabili e giarrettiere», ha aggiunto Marino.

– «Quartieri a luci rosse? Il Governo deve intervenire con una legge sulla prostituzione. Spaccio al Pigneto? Il Comune non può più fare nulla, lo Stato ha rinunciato a garantire la sicurezza ai cittadini». Sono le parole del vicesindaco di Roma Luigi Nieri ai microfoni di Radio Cusano Campus. «Abbiamo alcuni quartieri che sono in grande sofferenza per una presenza massiccia di prostituzione -ha affermato Nieri- La proposta del presidente del IX Municipio Santoro di fare un quartiere a luci rosse all’Eur è valida ma capisco che possa generare qualche perplessità perchè rischia di passare un messaggio di legalizzazione della prostituzione, ma non è quello l’obiettivo del provvedimento. È giusto che si accendano i riflettori su questo problema e che il Governo intervenga con una legge». «Ci sono zone della città che stanno in mano alla criminalità organizzata, come quelle della movida, San Basilio e il Pigneto. Questo non può essere un problema del Comune di Roma, che non ha facoltà di legiferare. Possibile che lo Stato ha rinunciato a garantire la sicurezza ai cittadini? A San Lorenzo e al Pigneto non è che si può continuare a dire che sono stati fatti dei pattugliamenti e poi alla fine non cambia niente. Sono quartieri diventati invibibile per la presenza costante dei pusher che agiscono indisturbati. Noi come Comune possiamo fare proposte, ma sono tutti palliativi se il Governo non interviene».

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