Mafia capitale, "Angrafe anti-corruzione e coworking": l'appello dei Radicali | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, “Angrafe anti-corruzione e coworking”: l’appello dei Radicali

«La crisi esplosa con l’inchiesta ‘Mafia Capitale rappresenta un’irripetibile occasione per affermare una nuova idea di città, nella quale tornino a essere centrali l’efficienza dei servizi ai cittadini, la trasparenza nelle procedure amministrative e il rigore nell’impiego delle risorse». Inizia così l’appello al sindaco di Roma Ignazio Marino, alle forze politiche e produttive, alle associazioni e ai cittadini lanciato da Radicali Roma, sul loro sito, insieme al presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale Riccardo Magi (Lista Marino). Tra le proposte ci sono «le anagrafi contro la corruzione e gli sprechi: è urgente predisporre strumenti di controllo che siano legati ai risultati gestionali e alla qualità dei servizi, creando una anagrafe pubblica delle società partecipate, con obiettivi e verifiche periodiche – si legge nell’appello -, e implementando sia l’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei Nominati che quella dell’Anagrafe Pubblica degli Appalti: misure non realizzate o mai concretamente applicate». «La nostra proposta di istituire il coworking civico è una risposta al dibattito in corso sugli immobili del comune e ai regali fatti negli anni a partiti e sindacati, ma anche centri sociali e associazioni ‘amichè, con la concessione gratuita o a canoni irrisori di spazi pubblici – spiegano Magi e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma -. Noi chiediamo invece che l’Amministrazione realizzi spazi dotati di servizi aperti all’uso condiviso di una molteplicità di soggetti civici. È necessario, poi, riformare completamente l’intero settore dei servizi. I romani pagano le tasse più alte d’Italia per ricevere in cambio servizi tra i peggiori, dal trasporto pubblico, alla raccolta dei rifiuti fino ai servizi alla persona. Per garantire efficenza ed economicità, chiediamo la messa a gara di tutti i servizi attualmente gestiti ‘in housè dalle aziende del Comune con la massima trasparenza e prevedendo anche meccanismi di valutazione della qualità da parte dei cittadini».

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