Musica, l'arte in movimento in 9 colori | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Musica, l’arte in movimento in 9 colori

– Curiosa e interessante performance domani sera nell’Aula Magna della Sapienza per la Iuc-Istituzione Universitaria dei Concerti, intitolata «Nove colori in nove movimenti», che propone un’interazione tra diverse arti e diversi soggetti, in un intrecciarsi di creazioni pittoriche e musicali. Sulle improvvisazioni jazzistiche del pianoforte preprato di Stefano Battaglia e delle percussioni di Michele Rabbia, il pittore Gabriele Amadori dipinge una grande tela di otto metri di lunghezza con nove colori: azzurro cobalto, turchese chiaro, giallo, rosso brillante, blu oltremare, arancio, arancio brillante chiaro, verde brillante chiaro, verde brillante scuro. Ogni colore corrisponde alla sonorità di uno strumento, a un carattere della musica, a una sensazione, a un’idea, e la ‘partiturà pittorica si realizza in relazione con lo svolgimento della musica, traducendo i suoni in colori. Gabriele Amadori, allievo di Emilio Vedova, è un artista versatile e ha creato una forma d’arte interdisciplinare, una performance pittorica e insieme musicale, una forma di teatro totale, in cui gesto, suono e colore contribuiscono alla nascita di un evento unico e originale. Con lui sul palco Battaglia, il cui cd «Explore» con Tony Oxley è stato votato negli Stati Uniti tra i migliori dieci album europei del decennio 1990-2000. La casa tedesca ECM ha pubblicato cinque suoi album, tra cui il doppio cd «Re: Pasolini», cui partecipa Michele Rabbia, dedicato al grande poeta, che è stato anche eseguito nelle principali sale da concerto di vari paesi. Rabbia è stato invece definito «funambolo della batteria e di tutto ciò che si può percuotere» e ha studiato per anni negli Usa e, al suo rienbtro in Europa negli anni ’90, ha fondato il gruppo Aires Tango e ha collaborato con musicisti quali Antonello Salis, Javier Girotto, Maria Pia De Vito, Danilo Rea, Paolo Damiani.

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