Open bus, Improta difende il piano: "In linea con il Pgtu" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Open bus, il Municipio I boccia il piano. Ma Improta lo difende: “In linea con il Pgtu”

– Il piano Open bus di Roma non s’ha da fare. Almeno secondo il I municipio quello che, comprendendo il centro storico, è maggiormente sensibile all’argomento. Perchè i torpedoni a due piani che portano i turisti a zonzo per la città, ovviamente, circolano maggiormente tra i monumenti delle vie centrali di Roma. Dopo le polemiche di lunedì scorso, con il capogruppo del Pd e la capogruppo della lista civica Marino che si lanciavano insulti a mezzo stampa, il parere negativo è arrivato. Ed è arrivato all’unanimità. Certo, ai fini del percorso della delibera, approvata in giunta lo scorso 14 gennaio e attesa a breve in Assemblea capitolina, questo non cambia nulla perchè il parere è obbligatorio ma non vincolante. In ogni caso, però, la questione ha infiammato gli animi. «Secondo noi – ha spiegato la presidente del I municipio Sabrina Alfonsi – questo regolamento di fatto non regola nulla perchè rimanda alla giunta tutte le decisioni specifiche sulle fermate e sulle corse. Inoltre, riteniamo che non sia conforme al Pgtu sul quale abbiamo espresso parere positivo. Infine, si parla di pubblica utilità del regolamento ma non capiamo quale sia. Avremmo dovuto sederci intorno a un tavolo e scriverlo insieme». Non è così per l’assessore capitolino alla Mobilità Guido Improta che puntualizza: «il nuovo piano che regolamenta l’accesso in città degli open bus è perfettamente in linea con quanto disposto nel Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu), ovvero con l’obiettivo di contingentare l’ingresso dei veicoli all’interno delle Mura Aureliane». Il regolamento, infatti, divide Roma in tre zone quella dentro le Mura Aureliane, quella compresa tra le Mura e il Gra e quella oltre il Gra. Il numero massimo dei Gt che si aggirano per le vie del centro di Roma sarà di 60 ma, come annunciato dall’assessore Improta, si pensa a 6 per ciascun operatore e cioè 48 in totale. Poi, all’interno del documento si disciplinano gli accessi alle autorizzazioni e le sanzioni in caso di violazione delle regole. Per la capogruppo della lista civica Marino in I municipio Nathalie Naim «in realtà non si tratta di un regolamento in quanto non contiene alcuna precisa prescrizione», mentre Marco Pomarici, consigliere capitolino di Noi Con Salvini ritiene «urgente, da parte dell’Assessore alla Mobilità Improta, la convocazione di un tavolo tecnico-politico in grado di risolvere una situazione che sta creando disagi alla popolazione residente».

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