Tifosi Feyenoord, Alfano assolve la polizia. Ma restano i danni: servono 8 milioni per colpa della furia olandese | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tifosi Feyenoord, Alfano assolve la polizia. Ma restano i danni: servono 8 milioni per colpa della furia olandese

Chiamato in Aula al Senato per rispondere sulla giornata di vandalismi dei tifosi olandesi nella Capitale prima della partita Roma-Feyenoord dello scorso 19 febbraio, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, assolve le forze dell’ordine che hanno operato «con professionalità ed equilibrio. Addolora vedere deturpata la fontana del Bernini – aggiunge – ma nessun cittadino è stato coinvolto. In questi casi vale la regola aurea del contenimento del danno». E, a proposito di danni, il sovrintendente ai Beni culturali di Roma ha fatto la stima: il conto finale è di 5,2 milioni di euro. Mentre i commercianti lamentano mancati incassi per circa 3 milioni di euro. Saltata due giorni fa per l’assenza del ministro duramente contestata dalle opposizioni, l’informativa si è svolta nel pomeriggio. Alfano ha ricordato che fin da gennaio erano giunte segnalazioni dalla polizia olandese sull’arrivo a Roma di 5.000 tifosi da Rotterdam, di cui 250 particolarmente pericolosi. Il piano di sicurezza, organizzato con 1.800 agenti di rinforzo, prevedeva che i supporter olandesi fossero convogliati verso piazzale delle Ginestre a Villa Borghese e da lì con dei bus verso lo stadio, in modo da evitare contatti con i tifosi della Roma («c’era il rischio di agguati»). Ma un folto gruppo di olandesi – «in evidente stato di ebbrezza» – presente nel centro storico della città, pieno di gente all’ora di punta, tanti studenti usciti da scuola, ha cominciato a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine, costrette ad azioni di alleggerimento. «C’era in gioco – ha sottolineato il ministro – l’incolumità dei cittadini e dei turisti, che è stata garantita e la regola aurea prevede il contenimento del danno. Nulla è più difficile che governare e leggere la piazza». Ora, ha proseguito il titolare del Viminale, «confido in una pronta reazione dell’Uefa ed io ho sollecitato l’idea di trasporre in Europa la misura del Daspo per punire le intemperanze di singoli e di gruppo: ne parlerò al prossimo Consiglio europeo dei ministri dell’Interno». Critico l’intervento del leghista Stefano Candiani che ha accusato Alfano di «scappare dinanzi al Senato che chiede un’informativa il giorno dopo i fatti» e «parlare oggi quantomeno ha un senso di beffardo, perchè il tempo trascorso li rende assolutamente superati». Immediata la replica del capo dei senatori Ncd, Renato Schifani. «Vorrei ricordare ai colleghi della Lega – ha detto – che il loro ministro Maroni venne a riferire in Parlamento ben 10-11 giorni dopo» gli incidenti che avvennero a Napoli il 31 agosto 2008 in occasione della partita Napoli-Roma. Capitolo danni. Il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Claudio Parisi Presicce, parla di 5,2 milioni di euro: 75 mila euro per i tre interventi di riparazione alla Barcaccia; 209 mila euro per il restauro concluso appena a settembre e che è stato completamente vanificato; la perdita di valore del monumento, il danno permanente causato all’opera d’arte da quelle 108 scalfiture, è quantificata in 1,2 milioni. C’è poi il danno d’immagine, stimato in 3-4 milioni. Infine, ci sono i 100 mila euro per gli atti di vandalismo sugli autobus, i costi dell’Ama di 40 mila euro e della polizia municipale di 18 mila euro. A questi vanno aggiunte le perdite dei commercianti: a causa delle chiusure forzate, i negozi del centro hanno avuto una riduzione degli incassi ed un danno commerciale di circa 3 milioni di euro.A due settimane dai disordini e dagli scontri dei tifosi del Feyenoord nel cuore di Roma, la città termina il conto dei danni. E li quantifica, per voce del sovrintendente ai Beni Culturali della Capitale Claudio Parisi Presicce, in 5,2 milioni: vanno dallo sfregio della fontana della Barcaccia agli autobus ‘vandalizzatì. Una cifra che, se sommata a quella di 3 milioni di danni già fatta dai commercianti in termini di mancati introiti «a causa delle chiusure forzate», supera la stima di otto milioni. «Abbiamo terminato la stima dei danni all’amministrazione pubblica, su più versanti, provocati dai tifosi del Feyenoord a Roma – spiega Parisi Presicce -: ammontano in totale a circa 5,2 milioni di euro. C’è un danno più specifico sulla fontana della Barcaccia: 75 mila euro per i tre interventi di riparazione che si renderanno necessari; a cui si sommano 209 mila euro, ovvero il costo del restauro che avevamo concluso appena a settembre e che è stato completamente vanificato. Abbiamo poi valutato la perdita di valore del monumento, il danno permanente causato all’opera d’arte da quelle 108 scalfiture, in 1,2 milione, ossia un cinquantesimo di suo valore patrimoniale che è di circa 60 milioni di euro». «Abbiamo quantificato – aggiunge il sovrintendente – il danno d’immagine, che attiene soprattutto alla sicurezza percepita dai turisti nella Capitale, in 3-4 milioni ma dovremo valutarlo a valle, nei prossimi mesi, in base all’effetto che avrà sui flussi del turismo – continua -. Infine, ci sono i 100 mila euro di danni provocati dal vandalismo sugli autobus, i costi dell’Ama di 40 mila euro e della polizia municipale di 18 mila euro». Per coprire questi costi, il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ricevuto diverse offerte d’aiuto: dalla Acea alla Federcalcio, da una società di poste olandese alla Telecom. Il Campidoglio sta studiando i modi per raccogliere questi fondi e utilizzarli per la tutela e il recupero dei monumenti. Intanto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, riferendo al Senato sui vandalismi dei tifosi olandesi, ha sottolineato «la professionalità» e l’«equilibrio» delle forze di polizia. «Addolora vedere deturpata la fontana del Bernini – ha aggiunto – ma nessun cittadino è stato coinvolto. In questi casi vale la regola aurea del contenimento del danno».

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