Ostia, si dimette il minisindaco Tassone: "Contro la mafia impegno non basta". Barca a Orfini: "Pd clientelare" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, si dimette il minisindaco Tassone: “Contro la mafia impegno non basta”. Delega a Sabella

Lo tsunami ‘Mafia Capitalè scuote il litorale di Roma. Il minisindaco Pd di Ostia Andrea Tassone rassegna le dimissioni e azzera la sua giunta dopo aver denunciato la «forte presenza» della criminalità organizzata nel suo Municipio. E denuncia: «Abbiamo più volte sollecitato un cambiamento al Campidoglio». Pronta la mossa del sindaco Ignazio Marino che affida al super-magistrato Alfonso Sabella, assessore alla Legalità, la delega al litorale. E presto partirà la rotazione dei dirigenti municipali, compresi vigili urbani. «Ho deciso di rassegnare le dimissioni – spiega Tassone – abbiamo chiesto a gran voce un cambiamento perchè Ostia non è come gli altri municipi. Ma fino a ora non c’è stato. Spero che il mio sacrificio e quello della mia giunta non sia vano». «A Ostia ci sono grossi interessi economici e infiltrazioni mafiose – aggiunge – il nostro impegno non è bastato». Ora il minisindaco ha per statuto 20 giorni di tempo per confermare o meno le proprie dimissioni oppure creare una nuova giunta municipale. E al momento «sta lavorando in collaborazione con il sindaco Marino per verificare se esistono i presupposti per proseguire la sua esperienza amministrativa». Il commissario del Pd Roma Matteo Orfini parla della necessità di un «salto di qualità: bisogna fare di più e meglio – dice – A Ostia c’è la mafia e la politica deve essere antimafia in modo più forte di come l’ha fatto fino ad ora». Intanto il vicepresidente della commissione Antimafia Claudio Fava annuncia che chiederà alla presidente Rosy Bindi «di convocare la prossima riunione del nostro ufficio di presidenza nei locali del municipio di Ostia». Un «gesto drammatico che segnala quanto grave sia diventata la situazione» commenta il sindaco-chirurgo che parla di «infiltrazioni mafiose e di un condensarsi di un clima di minacce e di pressioni». Poi promette: «Noi non possiamo e non vogliamo in alcun modo consegnare Ostia alla mafia». E Marino per la ‘sfida Ostià punta sul suo assessore alla Legalità Sabella: «Riaffermo il mio impegno per mettere in atto tutte le decisioni già assunte da questa giunta – spiega -, tra mille resistenze, riguardo alla rotazione dei dirigenti in tutti i ruoli di quel Municipio, compreso quello dei vigili urbani». Infine un appello ai cittadini di Ostia: «Ci aiutino e ci sostengano contro gli interessi della criminalità organizzata». Intanto il sindaco si è impegnato ad avviare al più presto «una rotazione piena» dei dirigenti municipali ed ha inviato Rossella Matarazzo, vicecapo di gabinetto, con delega alla sicurezza, a sovrintendere alla polizia locale di Ostia in attesa della nomina del nuovo comandante del gruppo dei vigili. Per il Pd in Campidoglio la scelta di Sabella ‘commissario di Ostià è una «risposta indispensabile, sana e di cambiamento radicale necessario». «Siamo pronti a sostenere fino in fondo l’amministrazione di Roma Capitale nelle scelte difficili ma indispensabili che andranno prese nell’immediato» assicura il capogruppo dei dem Fabrizio Panecaldo. Ma intanto le opposizioni vanno all’attacco. Fratelli d’Italia parla di una «sinistra tragicomica» mentre la Lista Marchini invoca il voto: «Basta farse – tuona il capogruppo Alessandro Onorato – I cittadini hanno il diritto di cambiare davvero».

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