Ztl, braccio di ferro Tar-Campidoglio: confermati gli aumenti. Improta: "Nessun ricorso al Consiglio di Stato" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ztl, braccio di ferro Tar-Campidoglio: confermati gli aumenti. Improta: “Nessun ricorso al Consiglio di Stato”

Dopo la sentenza del Tar che ha sospeso i ritocchi all’insù dei costi dei permessi Ztl a Roma il Campidoglio tira dritto. E oggi in giunta verranno confermati gli aumenti. «Oggi proporrò alla giunta – annuncia l’assessore ai Trasporti Guido Improta – una delibera che conterrà sia nelle premesse che al suo interno un’integrazione con un documento di 30 pagine in cui ci saranno tutti gli elementi nella disponibilità dell’amministrazione ma che non erano stati sufficientemente resi visibili nella procedura amministrativa». «Siamo rispettosi del Tar – aggiunge – e quindi andremo a migliorare gli aspetti formali seguendo le indicazioni date dal tribunale».«Non presenteremo ricorso al Consiglio di Stato perchè significherebbe prendere una posizione politica nei confronti del Tar e noi questo non lo vogliamo». Così l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta a chi gli chiedeva se il Campidoglio farà ricorso al Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che ha sospeso la delibera sull’aumento dei permessi Ztl. «Per coerenza ci prendiamo la censura sugli aspetti formali – ha aggiunto -. Riteniamo corretto andare a modificare la delibera».A Roma circa 400 ‘fortunatì non pagheranno gli aumenti per il pass Ztl del centro storico. E questo grazie alla sentenza del Tar che ha sospeso la delibera con i ritocchi tariffari, sospensione valida dal 3 all’8 marzo, visto che il Campidoglio si è subito affrettato a varare una nuova delibera in vigore da lunedì 9 marzo. «C’è una coerenza rispetto alla pronuncia del Tar – spiega l’assessore ai Trasporti Guido Improta – e quindi per questo tutti i cittadini che avevano il permesso in scadenza dal 3 marzo, giorno della sentenza del Tar, all’8 marzo pagheranno le tariffe vecchie. Si tratta di circa 400 persone che ad oggi pagheranno, ad esempio, 94 euro per 5 anni al posto di 1.016 euro previsti dagli aumenti». La nuova delibera, che confermerà i ritocchi all’insù dei costi dei permessi, sarà approvata oggi pomeriggio in giunta ma il ripristino del sistema software dei pagamenti dei pass avverrà lunedì 9 marzo

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