Fonderie Bastianelli, il Tar annulla il permesso a costruire | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fonderie Bastianelli, il Tar annulla il permesso a costruire

– Il Tar del Lazio ha annullato il permesso a costruire rilasciato alla Sabelli Trading dal Comune di Roma per la fabbricazione di miniappartamenti nell’area dove fino a maggio scorso erano presenti le ex Fonderie Bastianelli. Accolto così un ricorso proposto dal comitato dei cittadini del quartiere San Lorenzo, con gli avvocati Giuseppe Lo Mastro, Stefano Rossi e Gabriella Arcuri. Intendevano salvare una zona e un edificio nel quale ha visto la luce una parte rilevante della statuaria del Novecento italiano (nelle fonderie furono fusi i ‘nasonì romani e la statua equestre del Vittoriano). Lo stabile nell’agosto 2013 fu ‘occupatò e poi sgomberato dalla polizia per un’ordinanza di sequestro preventivo emessa per rischi d’instabilità strutturale. I cittadini chiedevano l’annullamento del permesso rilasciato senza il parere favorevole della Sovraintendenza. Il Tar, prendendo atto dell’omessa acquisizione del parere, ha ritenuto esistente una carenza d’istruttoria. «L’Amministrazione – si legge nella sentenza – avrebbe dovuto procedere a una compiuta e accurata disamina delle ricadute sul tessuto urbano esistente, riconnesse alla realizzazione dell’intervento, nel rispetto, tra l’altro, dell’interesse pubblico inerente il mantenimento e la conservazione dei caratteri di rilevanza storico-culturale della Città di Roma» e «almeno da quanto risulta, non è dato evincere che ciò sia avvenuto». Oggi l’accoglimento del ricorso dei cittadini, annullamento del permesso a costruire e condanna di Roma Capitale e Sabelli Trading al pagamento delle spese di giudizio. Alla soddisfazione per la vittoria, i cittadini di San Lorenzo in una nota uniscono «l’amarezza per non essere riusciti a salvare dalla demolizione un elemento caratterizzante l’estetica del quartiere: un celebre adagio recita ‘quod non fecemnt barbari, fecerunt Barberinì -scrivono gli abitanti- noi diciamo quel che non fecero gli ‘alleatì, lo fecero i palazzinari».

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