Ostia, Consorzio: "Capocotta deve restare libera". Campidoglio: "Consiglio di Stato boccia ricorso chioschi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Ostia, Consorzio: “Capocotta deve restare libera”. Campidoglio: “Consiglio di Stato boccia ricorso chioschi”

– «A distanza di quindici anni dall’aggiudicazione della gara pubblica indetta dal Comune di Roma che assegnò alle attuali imprese la gestione del litorale della spiaggia di Capocotta, ci ritroviamo oggi con l’imminente rischio di vanificare anni di lavoro resi per riqualificare, conservare e mantenere vivo questo meraviglioso e unico esempio di dune costiere del Litorale Romano». Lo hanno sostenuto in una conferenza stampa Claudio Presutti, presidente del Consorzio ‘Capocotta, Cinque Spiaggè, Sebastiano Venneri, Segreteria nazionale Legambiente e Responsabile Mare, Francesco Dell’Orso, consulente legale del Consorzio e Giuliano Fanelli, ecologo presso l’Università di Roma ‘Tor Vergatà. «Nell’interesse di Capocotta e certamente in difesa del grande e faticoso lavoro portato avanti in questi anni, con spirito costruttivo chiediamo al Comune di Roma – ha detto Presutti – di uscire dall’immobilismo degli anni precedenti e di adoperarsi per trovare una soluzione definitiva e non più vie transitorie. Se davvero l’intenzione è quella di difendere la spiaggia di Capocotta, il percorso migliore da intraprendere dovrebbe prevedere anzitutto la preparazione di una gara pubblica predisposta sulla scorta di un progetto adeguato e coerente con il Piano di Gestione della Riservà. La nostra proposta è che nel frattempo il Comune di Roma, attraverso scelte politiche chiare, si impegni per una rapida approvazione del Piano di Gestione della Riserva e, nelle more, autorizzi una proroga minima indispensabile dell’attuale gestione, al fine di non perdere il know-how che – ha concluso – fino ad oggi ha permesso di rendere Capocotta libera e fruibile nell’esclusivo interesse dei cittadini».

– Sale a quattro il numero di chioschi della spiaggia di Castelporziano nei confronti dei quali è possibile procedere all’abbattimento delle strutture. «Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso in appello presentato da due dei cinque destinatari del provvedimento firmato dal Municipio X -informa il Campidoglio- Da domani sarà dunque possibile procedere con la demolizione dei manufatti che eccedono gli spazi in concessione. Il provvedimento si aggiungerà dunque all’azione intrapresa dall’amministrazione lo scorso 14 aprile, che ha già interessato due dei cinque chioschi». Inoltre, nel corso dell’incontro tenuto oggi con la dottoressa Rossella Matarazzo, Vice Capo di Gabinetto con delega alla sicurezza, le associazioni delle imprese balneari si sono rese disponibili a collaborare con il municipio, avanzando le proprie proposte per garantire l’accesso al mare. Per cominciare, saranno rimosse le siepi e le reti che impediscono il passaggio e ostruiscono la visuale, soprattutto in corrispondenza degli stabilimenti «Nuova Pineta» e «Pinetina». Gli stabilimenti «Elmi» e «Battistini» si sono invece impegnati a intervenire per rendere meno impattanti i campi di beachvolley allestiti sulla spiaggia.

«Dopo le notizie delle aperture dei varchi verso il mare ad Ostia e l’annuncio della normalizzazione della situazione, attendiamo anche un concreto piano per la piena accessibilità della spiaggia alle persone disabili». È quanto dichiara Alessandro Pinna, presidente dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) di Roma. «Cominciano ad arrivare – aggiunge Pinna – segnalazioni da parte di persone con handicap che hanno difficoltà ad accedere alle spiagge perchè spesso quelle attrezzate possono accogliere solo alcuni disabili. Abbiamo sperimentato, gli anni scorsi, che la possibilità di passare al mare una giornata può essere l’alternativa alla solitudine in un appartamento in periferia». «Crediamo – conclude Pinna – che il primo segnale di legalità, che deve arrivare da Ostia, sia quello di potere permettere a tutti i disabili romani di sentirsi cittadini di serie A aprendo realmente le spiagge e il mare anche a loro».

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