Pasolini, il gip di Roma si riserva sull'archiviazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pasolini, il gip di Roma si riserva sull’archiviazione

– Il gip di Roma si è riservato di decidere in merito all’opposizione all’archiviazione presentata dai parenti di Pier Paolo Pasolini, il regista-scrittore morto il 2 novembre del 1975 all’Idroscalo di Ostia. Oggi l’avvocato Stefano Maccioni, legale di Guido Mazzon, cugino di Pasolini, ha depositato al gip Maria Agrimi una memoria con le motivazioni del «no» alla archiviazione. Nel febbraio scorso il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Francesco Minisci avevano depositato le conclusioni delle indagini chiedendo al giudici per le indagini preliminari di archiviare il procedimento. Alla base di questa decisione anche l’impossibilità di dare «un nome» ai cinque codici genetici individuati sugli abiti che Pasolini indossava la notte della tragedia. La nuova indagine era stata aperta dopo la denuncia presentata dal cugino dello scrittore. Il procedimento, però, era sempre rimasto a carico di ignoti. Per la morte dell’artista bolognese l’unico condannato, a 9 anni e 7 mesi di reclusione, resta Giuseppe Pelosi, detto «la Rana».

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