Casale San Nicola, i militanti di destra protestano ancora contro il nuovo centro profughi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Casale San Nicola, i militanti di destra protestano ancora contro il nuovo centro profughi

casale san nicola»Siamo rimasti qui, abbiamo dormito a terra. È nato il primo campo profughi di cittadini italiani in Italia«. Lo ha reso noto Alfredo Iorio, leader del movimento della destra sociale ‘Nessuno tocchi il mio popolò, i cui militanti da ieri pomeriggio presidiano assieme a famiglie italiane senza casa l’ex scuola Socrate in via Casale San Nicola, a Roma, dove dovrebbe aprire un nuovo centro per rifugiati. Il gruppo, vicino al Movimento Sociale di via Ottaviano, di estrema destra, si è dichiarato sia contro quelli che definisce »i lager di Renzi« che contro »le ruspe di Salvini«. Alcuni residenti della zona, che protestano da giorni contro l’apertura di una nuova struttura per rifugiati, si sono dissociati con forza dall’iniziativa del movimento di Iorio.- Sul posto secondo la questura sono rimaste al momento una decina di persone, accampate all’esterno della scuola, chiusa e sorvegliata dalle forze dell’ordine per dei lavori in corso. La situazione sia durante la notte che stamani è rimasta tranquilla, secondo quanto si apprende.

«FdI ritiene che la scelta di questa scuola per ospitare circa 100 nuovi migranti nella città, sia da considerarsi scellerata e frutto di un aberrante disegno di buonismo sfrenato che non porta a nulla e crea solo sacche di disagio sociale e di forte tensione nelle periferie della città». È quanto dichiarano sull’ex istituto Socrate di Casale San Nicola, a Roma, il consigliere comunale di FDI Fabrizio Ghera e del Municipio XIV Fulvio Accorinti. «In questi giorni i cittadini del Comitato di Quartiere del Casale di San Nicola stanno accedendo a tutte le informazioni presso gli uffici tecnici del Municipio XIV per prendere visione di tutti gli atti relativi alla ristrutturazione del casale, adibito a centro Accoglienza – hanno aggiunto -. Ma ciò che si paleserebbe è che non si stiano rispettando tutti i requisiti previsti per legge e le norme minime. Difatti ad un attento esame delle carte sembrerebbe che nella messa a norma dell’edificio e nella ristrutturazione dello stesso non si sia tenuto conto dei vincoli paesaggistici, archeologici, storico-monumentali ed agricoli cui la struttura e l’intera area sono sottoposte». «A questo aggiungasi, come già in altre occasioni denunciato, che la zona non è affatto adeguata ad ospitare determinati carichi sociali, sia per la sua posizione che per le condizioni del contesto. Mancano infatti opere di urbanizzazione primaria come la pubblica illuminazione e la rete fognaria – hanno detto gli esponenti di Fratelli d’Italia -. Rimaniamo assolutamente contrari al posizionamento del nuovo centro profughi su via del Casale di San Nicola, come restiamo contrari a posizionare tali nuovi centri in altre aree della nostra periferia di cui in questi giorni si parla, da via di Valle Santa a via Cherasco, e contro qualsiasi ipotesi faremo le barricate insieme a cittadini e residenti».

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