Scuola, continua la protesta contro la riforma. L’appello dei prof: “Alle regionali non votate Pd”

– «In assenza di risposte pensiamo anche allo sciopero degli scrutini. Oggi pomeriggio con gli altri sindacati cercheremo di trovare una sintesi, ma questa piazza ci dice di andare avanti». Lo ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, in piazza con gli insegnanti che stanno contestando il ddl Buona scuola. «Questo ddl anche con modifiche – ha detto il sindacalista – è inaccettabile e incostituzionale». – «Da domani – ha aggiunto Pantaleo – bisogna aprire le scuole, attraverso occupazioni simboliche, a un dibattito pubblico con le famiglie, gli enti locali, gli insegnanti. Penso che sarà necessaria una ulteriore giornata di mobilitazione nazionale».

– Non votate Pd alle regionali«. È indignata Francesca Marzio, docente al liceo Socrate di Roma, e dal palchetto improvvisato in piazza Montecitorio invita i colleghi presenti in piazza e tutti quelli che contestano la riforma dell’istruzione targata Renzi a far sì che »la scuola sia il Vietnam di Renzi«. Come lei sono tanti i professori che oggi hanno preso tre ore di permesso sindacale per far sentire il loro dissenso. »La funzione del preside – spiega Lucia Montanari, che insegna al Catullo di Monterotondo (Roma) – è troppo discrezionale e in un paese corrotto come l’Italia le conseguenze si possono facilmente immaginare. Non è affatto vero che noi professori siamo contrari alla meritocrazia, ma siamo diffidenti rispetto ai criteri di giudizio affidati a una sola persona«. «Siamo tantissimi, circa duemila. Stiamo riempiendo anche le strade limitrofe. È una grande manifestazione». A dirlo gli studenti che stanno manifestando in piazza Montecitorio contro il ddl Buona scuola che dovrebbe essere approvato oggi alla Camera. «Rimarremo qui fino al voto finale», aggiungono gli studenti spiegando che «oggi sono in programma azioni e manifestazioni in diverse città italiane».

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