Imprese, Rossignoli: "La nostra ricetta per lo sviluppo". Fabiani: "Partecipare alla sfida della reindustrializzazione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Imprese, Rossignoli: “La nostra ricetta per lo sviluppo”. Fabiani: “Partecipare alla sfida della reindustrializzazione”

– «Noi non vogliamo che le nostre imprese diventino archeologia industriale. Se non si torna a puntare su uno sviluppo fondato sull’industria, ovviamente moderna, tecnologicamente avanzata e ad alto contenuto di innovazione, gli altri settori rischiano di avere il fiato troppo corto per poter trainare un grande Paese come il nostro». Così il presidente di Federlazio Silvio Rossignoli, che ha partecipato questa mattina alla Centrale Montemartini di Roma, al convegno ‘Orgoglio Manufatturierò. «In tal senso – ha aggiunto – i dati ci confortano nel certificare che esiste una significativa correlazione tra sviluppo in un Paese e presenza dell’industria manifatturiera. Per dare corpo a tutto questo occorre però che le istituzioni siano vicine al tessuto produttivo in termini di politiche concrete e, per quanto ci riguarda, ciò significa essenzialmente tre cose: stabilire un ordine di priorità nelle politiche industriali della Regione, lavorare sul sistema burocratico, assegnare al tema dell’innovazione tecnologica una centralità che esso ancora non ha del tutto conquistato. Riguardo ai piani di internazionalizzazione, dobbiamo necessariamente spostare l’attenzione sui settori in cui l’Italia può ancora mantenere e possibilmente ampliare i suoi margini competitivi: il know how, la R&S e il capitale culturale e di conoscenze di cui dispone. Sotto questo profilo apprezziamo l’iniziativa della Regione Lazio che prevede il varo del Piano di Reindustrializzazione del nostro territorio comprendente un pacchetto di interventi per 150 milioni di euro. Auspichiamo – ha concluso Rossignoli – che anche il governo si allinei su queste posizioni» «Come Lazio vogliamo impegnarci a fondo per rifondare il sistema produttivo della regione e per agganciare la ripresa che si sta evidenziando con i primi segnali, che non bisogna nè sopravvalutare nè sottovalutare». Lo ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico del Lazio Guido Fabiani, intervenendo a un convegno di Federlazio. «Daremo un’accelerata entro fine mese al lavoro che abbiamo impostato sulla reindustrializzazione del Lazio – ha aggiunto – obiettivo che siamo convinti si possa e si debba perseguire nell’ambito delle politiche europee e nazionali che su questo piano sono state impostate e alle quali vogliamo fortemente agganciarci. La reindustrializzazione del Lazio deve marciare su due binari – ha spiegato poi – l’innovazione e l’internazionalizzazione. Da questo punto di vista sto facendo un’esperienza importante, che per me è stata una sorpresa: negli ultimi tempi ho avuto occasione di visitare Brasile, Canada e Cina. In questi Paesi c’è una domanda nei nostri confronti che riguarda agroalimentare, aerospazio, industria farmaceutica, ceramica, lusso. C’è un’attenzione nei confronti dell’Italia e del Lazio che è straordinaria. Da qui il tema di come si accompagna il nostro tessuto produttivo in questi nuovi mercati. Noi, come Lazio, ci dobbiamo inserire nelle strategie nazionali, non possiamo andare da soli in Cina o in Brasile, ma dobbiamo sapere in quale contesto ci muoviamo. Così come noi accompagnamo le nostre imprese, noi dobbiamo essere accompagnati dal governo nazionale. Lavoreremo sulla valutazione dei progetti. Non distribuiremo sul territorio in maniera proporzionale i fondi. Non ci può essere un intervento a pioggia, ma sarà mirato sulla validità dei progetti, rompendo da questo punto di vista gli schemi del passato. Partiremo con la ‘call for projects’ che stiamo per presentare e con la quale chiameremo a imprese e territori di presentare proposte che servono a noi per modulare i bandi in rapporto alle esigenze e, su questo, investiremo parte significativa dei fondi. Infine – ha concluso Fabiani – andremo avanti con la direttrice rivolta alle reti d’impresa. Vi chiediamo di partecipare con noi a questa sfida e siamo sicuri che questa sia anche la vostra volontà, vogliamo iniziare il più presto possibile ma guardando lontano, perchè ce la possiamo fare».

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