Reumatologia, al via il congresso alla Fiera di Roma

«È iniziato ufficialmente ieri presso la Fiera di Roma l’edizione 2015 del Congresso Annuale Europeo di Reumatologia, che si concluderà sabato 13 maggio. Organizzato dal 2000 dalla European League Against Rheumatology (Associazione Europea contro la Reumatologia), Il Congresso è la più importante piattaforma per lo scambio e il confronto di dati, conoscenze e informazioni di carattere clinico e medico; rappresenta dunque il forum principale per il progresso scientifico nella battaglia alle patologie reumatologiche, grazie a un programma che prevede più di 150 sessioni scientifiche e tavole rotonde, oltre 30 simposi e momenti di confronto e scambio di conoscenze ed esperienze, almeno 100 spazi espositivi e di ricerca allestiti dalle case farmaceutiche». È quanto si legge in una nota di Fiera Roma. «Il Congresso – prosegue – vede la partecipazione di medici, professori universitari, ricercatori e professionisti del settore clinico, ma anche organizzazioni e associazioni di pazienti, case farmaceutiche, istituti di ricerca. In tutto solo fra i delegati iscritti si contano più di 15mila presenze ma si prevede che raddoppino nell’arco della durata dell’evento. Secondo le stime, infatti, già in queste prime ore il Congresso di quest’anno ha fatto registrare almeno un +10% di presenze rispetto alle edizioni realizzate nelle altre città in anni precedenti. I numeri fotografano la portata dell’evento: la delegazione più numerosa è quella francese con 1200 partecipanti, seguono italiani, tedeschi e inglesi con oltre 1000 iscritti; molto nutrite anche le partecipazioni di Usa e Brasile, ciascuna con 400 delegati. In totale sono rappresentati oltre 100 paesi». «Fiera di Roma è orgogliosa di ospitare un evento di livello internazionale come Eular – spiega Mauro Mannocchi presidente di Fiera di Roma – il più importante congresso nel mondo per la ricerca e il progresso scientifico e medico sulle patologie reumatologiche. Ma la rilevanza di Eular per la capitale ha anche un altro aspetto, che è quello del turismo ricettivo: si parla tanto di investire nei servizi ricettivi, ma la verità è che l’unica struttura a Roma in grado di sviluppare il turismo congressuale e di ospitare eventi superiori alle 4mila presenze è la Fiera di Roma. Vale la pena ricordare che l’anno prossimo ospiteremo un evento ancora più grande, il Congresso mondiale dei Cardiologi, con più di 35mila presenze già registrate. Sarebbe sufficiente puntare sulla Fiera per dare alla capitale un asset che sarebbe strategico per la sua crescita economica e non avrebbe ripercussioni negative su mobilità e urbanistica. In questo periodo difficile eventi del genere dimostrano che Roma non deve andare avanti solo a colpi di cronache giudiziarie o pretese di nuove elezioni ma sono sufficienti buona volontà e una nuova visione strategica della città».