Furio Camillo, bimbo morto nella metro: funerali privati lunedì, la famiglia vuole Marino | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Furio Camillo, bimbo morto nella metro: funerali privati lunedì, la famiglia vuole Marino

Si terranno lunedì alle 9.30, in forma strettamente privata, nella sala del Tempietto egizio del cimitero monumentale del Verano, i funerali laici del bambino morto nella tromba dell’ascensore della metro Furio Camillo a Roma. La famiglia ha chiesto che sia presente il sindaco di Roma Ignazio Marino, mentre ha pregato la stampa di rispettare il lutto e non partecipare. Per lunedì Marino ha proclamato il lutto cittadino ed in concomitanza con l’inizio dei funerali sarà osservato un minuto di silenzio negli uffici del comune. Intanto dall’autopsia è emerso che le lesioni sono compatibili con una caduta dall’alto. ‘esame autoptico è stato eseguito al Policlinico di Tor Vergata di Roma dall’equipe diretta dal Professore Giovanni Arcudi. A breve verrà ascoltato dai magistrati l’addetto dell’Atac che ha tentato la manovra «non codificata» per recuperare la madre e il piccolo Marco rimasti bloccati nell’ascensore della metropolitana. L’addetto Atac è iscritto nel registro degli indagati assieme ai due vigilantes dell’Italpol,per concorso in omicidio colposo. Una delle guardie giurata, che assieme al collega ha assistito al tentativo di soccorso, dopo la morte del bimbo si è sentito male. Il tentativo dei tre, definito dall’assessore Guido Improta «un eccesso di generosità», era stato dettato anche dal fatto che madre e figlio chiedevano aiuto dall’interno del’ascensore bloccato. «Qui stiamo svenendo, fa caldo», ha detto la donna agli addetti alla stazione che temendo un malore in considerazione del caldo e della età del bimbo, piuttosto spaventato, hanno accelerato le procedure che invece avrebbero dovuto richiedere la presenza dei tecnici dell’ascensore. I genitori del piccolo Marco sono ancora sotto shock. Stasera ci sarà una fiaccolata per ricordare il bimbo davanti all’ascensore dove ieri tantissimi cittadini hanno lasciato fiori, messaggi, peluche e ceri votivi per esprimere cordoglio e vicinanza ai genitori del bambino. Diverse persone, soprattutto donne e mamme, si sono raccolte in preghiera in silenzio. Qualcuno ha anche lasciato un biglietto: «Un altro piccolo angelo è volato in cielo». La disgrazia, avvenuta giovedì pomeriggio, ha scosso l’intero quartiere Appio-Tuscolano dove la coppia abita ed è conosciuta.

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