Ex Fiera, al via la riqualificazione. L'assemblea capitolina vota emendamenti per meno cubature | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ex Fiera, al via la riqualificazione. L’assemblea capitolina vota emendamenti per meno cubature

L'assessore Caudo promette che il progetto seguirà lo stesso iter sfruttato per la zona Flaminio

L’assemblea capitolina ha approvato con 20 voti favorevoli, 7 contrari e nessun astenuto la delibera per la riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma. In Aula Giulio Cesare, durante la votazione, era presente il sindaco di Roma Ignazio Marino.- L’assemblea capitolina ha approvato alcuni emendamenti ‘bipartisan’, presentati dal Partito democratico e dal Nuovo Centrodestra alla delibera sulla riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma, che prevedono la diminuzione della cubatura inizialmente prevista. La superficie utile lorda (Sul) contenuta nel provvedimento scende da 75mila a 67.500 metri quadrati. La quota di Sul a destinazione residenziale – che non dovrà superare l’80% del totale – passa da 60mila a 54mila metri quadrati, di cui non meno del 20% destinati a edilizia sociale convenzionata, mentre la quota di Sul a destinazione non residenziale non dovrà essere inferiore al 20% del totale (circa 13.500 metri quadrati). – «Ora anche i 7,6 ettari di territorio abbandonato e degradato da un decennio, dove c’era la vecchia Fiera ed edifici non più utili e cadenti e dove è sempre esistito un muro continuo che costeggiava la Cristoforo Colombo interrompendo la continuità del verde pubblico ai margini della strada, si potrà avviare un importante progetto di rigenerazione urbana. Prende ancora più consistenza il disegno di una città che cambia dal di dentro, dalle sue parti già costruite, dalle sue aree dismesse così come è giusto che avvenga e così come aveva detto il Sindaco in campagna elettorale». Lo afferma in una nota l’assessore alla Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo. «La trasformazione – continua Caudo – avverrà secondo un percorso che assicurerà la qualità della progettazione, attraverso un concorso internazionale sul modello utilizzato con successo nel Progetto Flaminio. L’assemblea capitolina oggi ha dato ancora una volta prova di operare nell’interesse della città accogliendo la proposta di una edificazione misurata sulla sostenibilità degli spazi pubblici. Dei 7,6 ettari del vecchio comprensorio della Fiera, circa 3 saranno destinati a servizi pubblici di quartiere, quelli che servono al nuovo intervento, senza pesare su quelli già esistenti nel Municipio. La quantità di edificato, che è molto al di sotto di tutte le proposte di delibere precedenti, 67.500 mq contro i 91.300 di Alemanno e gli 86mila di Veltroni, dovrà essere accompagnato dalla realizzazione di un adeguato sistema di accessibilità pubblica su ferro e sarà subordinato a un documento di indirizzi per il concorso di progettazione urbana che sarà predisposto coinvolgendo i cittadini. Come ho avuto modo di ribadire durante il percorso, che ha portato alla proposta di delibera di trasformazione urbanistica della ex Fiera approvata in giunta a luglio del 2014, le aziende si salvano e si ristrutturano con piani industriali seri, capaci di saper cogliere le opportunità del mercato e di corrispondere agli interessi più generali dello sviluppo economico della città. Questo – conclude Caudo – è quello che serve prioritariamente alla società che attualmente gestisce la fiera nuova: un rinnovato e credibile piano industriale. La delibera approvata oggi dall’Assemblea Capitolina, nel fare gli interessi generali della città costituisce anche una opportunità in questa direzione». «È una delibera che la città attendeva da circa dieci anni sulla quale abbiamo lavorato con l’assessore Caudo dall’inizio della consiliatura perchè c’era la necessità di risolvere una questione che si trascinava da molti anni ma anche di migliorare anche il modo in cui questa questione potesse essere risolta. Credo sia un passo avanti amministrativo concreto che ci permetteraà di far andare avanti l’impresa edile nella nostra città ma con i criteri che noi ci eravamo dati durante la campagna elettorale». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta l’ok dell’assemblea capitolina alla delibera sulla riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma. «La valorizzazione di un’area urbana così importante per la città era pienamente all’interno del mio programma elettorale – spiega – I depositi di piazza Bainsizza e l’area della fiera di Roma sono le aree che quasi ogni giorno nominai durante la campagna elettorale. Noi non eravamo tuttavia soddisfatti della possibilità di cementificare con dei volumi e delle superfici che ritenevamo non opportune nella nostra città. I numeri raccontano una vicenda molto chiara: Veltroni aveva già tentato di contenere questa cementificazione indicando le aree edificabili in 86mila metri quadrati. Questi hanno fatto un balzo in avanti in Aula con Alemanno che li portò a oltre 93mila e noi li abbiamo portati a 67mila e 500. Quindi abbiamo ridotto la cementificazione, affidato al Municipio gran parte dell’area in modo da realizzare servizi per i cittadini e risolto una questione che si trascinava da un decennio».

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