Cri: "Martedì il Tar blocchi la gara delle ambulanze" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cri: “Martedì il Tar blocchi la gara delle ambulanze”

Domani il Tar sospenda la gara sulle ambulanze della Regione Lazio, perchè si rischia «un’Ambulanzagate». È l’auspicio espresso oggi in un comunicato dal Comitato provinciale di Roma della Croce Rossa. Ma dalla Regione arriva subito la replica: «Abbiamo adottato tutte le procedure previste, rispetteremo le decisioni della magistratura». «L’aggiudicazione della gara regionale di circa 30 milioni di euro in tre anni a favore di un raggruppamento di imprese, la cui capofila è nata dal nulla poco tempo prima, va sospesa – afferma la Cri di Roma – Primo, perchè c’è un procedimento aperto da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione a carico della stessa Centrale Acquisti, già coinvolta nello scandalo della gara per il Cup regionale, che deve fare luce su passaggi molto dubbi di tutta la vicenda. Secondo perchè è pendente sempre presso il Tar un giudizio di merito sulla legittimità della gara, la cui udienza è fissata a ottobre, cosa che la Regione non ha preso in minima considerazione facendo un’accelerazione». La vicenda, è la ricostruzione della Cri, «vede, a giugno del 2015, un atto di aggiudicazione di una gara d’appalto del gennaio 2014, che sta appaltando il 100% del servizio ambulanze a chi rischia, tra l’altro, di mettere fuori un centinaio di lavoratori. Basti pensare che nella gara è stato previsto un operatore in meno sull’ambulanza in violazione della stessa legge regionale. Ci aspettiamo che domani il Tar del Lazio, chiamato a decidere sulla sospensiva, prenda una decisione in linea con principi di equità, di prudenza e di trasparenza, cosa che, in tempi in cui Roma è al centro dello scandalo Mafia Capitale, è non solo doveroso ma necessario. Non vorremmo trovarci di fronte, tra qualche anno, a un AmbulanzaGate di cui poi nessuno sapeva niente». «La gara sul servizio ambulanze è stata seguita dal commissario ad acta nominato dai Ministeri affiancanti che era l’allora sub commissario di Governo – la replica della Regione Lazio – e sono state in via preventiva richieste informazioni e certificazione antimafia a tutte le Prefetture interessate e alle direzioni distrettuali antimafia. Pertanto la Regione Lazio ha adottato tutte le procedure previste compresa la clausola di salvaguardia per la tutela del personale. Rispetto alla decisione del Tar la Regione come al solito sarà rispettosa di quanto stabiliranno i Giudici amministrativi. Per quanto riguarda invece la Cri-Comitato provinciale di Roma – conclude la Regione – si deve rilevare come dall’ultimo rapporto della Corte dei Conti sul controllo del risultato della gestione finanziaria emerga come maggiore criticità proprio il disavanzo del Comitato provinciale di Roma che è pari a oltre 36 milioni di euro».

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