Dalla città della scienza allo stop cemento: i due anni di Caudo alla guida dell'Urbanistica capitolina | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Dalla città della scienza allo stop cemento: i due anni di Caudo alla guida dell’Urbanistica capitolina

«Roma prossima» guardando ai due anni di mandato appena raggiunti: dalla Città della Scienza alle Torri di Ligini, ai 190 milioni di investimenti privati per l’abitare sociale ai 25 milioni di metri cubi di cemento in variante al Prg cancellati fino agli interventi alle 91 delibere approvate all’ex Fiera fino agli interventi per il Giubileo. L’assessore alla Rigenerazione urbana, Giovanni Caudo ha ripercorso in una conferenza stampa i due anni di mandato. «Sono stati due anni entusiasmanti, molto impegnativi e i risultati presentati oggi lo dimostrano. C’è ovviamente ancora tantissimo da fare, siamo impegnati ogni giorno su tutti gli argomenti che stiamo trattando. Non è un bilancio ma un resoconto alla città come è giusto che sia. Abbiamo raggiunto dai piccoli ai grandi risultati – ha detto Caudo – come aver cancellato gli ambiti di riserva previsti da una delibera di Alemanno, 20 milioni di potenziali metri cubi di cemento per 160 proposte di nuove urbanizzazioni che si sarebbero riversati du 2300 ettari di Agro romano. In seguito abbiamo cancellato altri 5 milioni di metri cubi di cemento, all’Ex Snia, al Casilino, abbiamo revocato la delibera sulla valorizzazione delle caserme e ridotto i volumi in altre delibere come quella dell’ex fiera, da 93mila mq a 67.500 mq». Un’occasione anche per sottolineare quanto sia fondamentale per l’amministrazione la regia pubblica nei progetti in collaborazione con privati. «Siamo convinti che la città sia pubblica ma la possono costruire il pubblico e il privato insieme definendo il ruolo della regia pubblica – ha continuato Caudo – Se c’è una linea che lega i dieversi aspetti è che abbiamo preteso il tema della regia pubblica sulla costruzione della città nel pieno delle regole avendo riscritto tutti i parametri contrattuali e questo ci rassicura. I fatti ci dicono che grazie a questo ragionamento soggetti importanti hanno scelto Roma per investire e non solo per fare case. A cominciare dagli oltre 100 milioni che Telecom investe per portare il quartier generale di Tim nelle Torri di Ligini, per i quali è previsto il restauro funzionale e il ritorno alla destinazione d’uso a uffici. Un intervento che riqualifica l’intero quartiere dell’Eur». Per poi passare allo stadio a Tor di Valle «ora all’esame della Regione Lazio, il cui investimento privato ammonterà a circa 1,2 miliardi di euro di cui 325 saranno di opere pubbliche». Nei due anni c’è anche il rifinanziamento del progetto di piazza Augusto Imperatore con 12 milioni di euro e i cantieri aperti nell’ex Mattatoio per altri 12 milioni«. Due anni »in cui, anche grazie al lavoro dell’Assemblea capitolina – ha concluso Caudo – e della Commissione Urbanistica, con le 91 delibere approvate, 61 di Giunta e 30 di Consiglio, abbiamo potuto disegnare trasformazioni importanti e favorito opere minute e diffuse«.

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