Mafia e Giubileo, giovedì il giorno del giudizio per il Campidoglio: amministrazione Marino sotto tutela | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia e Giubileo, giovedì il giorno del giudizio per il Campidoglio: amministrazione Marino sotto tutela

Oggi Causi ha visto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti a Palazzo Chigi: si è parlato di un nuovo piano accelerato per le opere necessarie all'Anno Santo da approvare nel consiglio dei ministri: sprint sulle opere

Il giorno del giudizio per Roma si avvicina e Ignazio Marino non ha intenzione di tornare prima dalle vacanze. Giovedì il Consiglio dei ministri varerà le misure a favore del Campidoglio per il Giubileo che inizierà l’8 dicembre e ascolterà la relazione del ministro dell’Interno Angelino Alfano su Mafia Capitale. Si va verso un Comune sotto tutela sia per quanto riguarda l’organizzazione degli eventi dell’Anno Santo che per il governo della città davanti al rischio di infiltrazioni mafiose. Eppure a dominare le polemiche politiche e il dibattito sui social network è la villeggiatura del sindaco ai Caraibi, che come già annunciato e ribadito non si interromperà prima della fine del mese. A firmare le delibere di Giunta nel giorno del Consiglio dei ministri sarà il neo vice sindaco Marco Causi, parlamentare Pd e in passato assessore nella giunta Veltroni. Il quale si dice «offeso dalle polemiche» sul sindaco e rifiuta l’idea del ‘commissariamentò. Oggi Causi ha visto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti a Palazzo Chigi: si è parlato di un nuovo piano accelerato per le opere necessarie al Giubileo da approvare nel consiglio dei ministri di giovedì. «Non mi sento commissariato, ma aiutato», ha detto Causi. Per quanto riguarda l’influenza delle organizzazioni criminali sulle passate e l’attuale amministrazione, come assodato da tempo a seguito del dossier del prefetto Franco Gabrielli, non ci sarà alcun commissariamento della capitale d’Italia. Alfano dovrebbe proporre lo scioglimento del Municipio di Ostia, litorale di Roma, il più infiltrato dalle mafie. Inoltre la rimozione di alcuni dirigenti dei dipartimenti più caldi – ambiente, politiche sociali, casa -, anche se resta da sciogliere il nodo della validità giuridica degli atti da loro firmati. Infine un nuovo sistema di controllo degli appalti con un ruolo forte per la prefettura. Il prefetto Gabrielli entrerà anche nella partita per il Giubileo. Si fa strada l’ipotesi di un provvedimento ad hoc per conferirgli il compito di supervisore dell’evento; al capo dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, dovrebbe andare un ruolo di controllo sugli appalti legati all’Anno Santo. Tra oggi e domani il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno discuteranno le misure in vista di giovedì. Ma a due giorni dal D-Day della capitale a tenere banco è pure come detto la polemica sulle vacanze del sindaco. Oggi si è fatto vivo con un tweet:«Case popolari: 743 abusivi già individuati. Avanti con il lavoro della task force capitolina», riferimento alle verifiche che riguardano anche i Casamonica. Ma la sua assenza, aggiunta allo scandalo dei funerali del boss, scatena le critiche su Twitter e Facebook. Anche nel Pd, il presidente della Commissione Immigrazione Gennaro Migliore, dice che se fosse stato sindaco di Roma non sarebbe andato in ferie. Per Barbara Saltamartini della Lega «è uno schiaffo alle istituzioni». A difendere Marino è ancora il suo nuovo vice Causi. «Sono stato qui tutto il mese di agosto e mi sento un pò offeso – dice – perchè è come se mi si dicesse che non ho fatto bene il mio lavoro in sostituzione del sindaco».

Campidoglio e Governo preparano lo sprint per l’organizzazione del Giubileo. Oggi il vicesindaco di Roma Marco Causi ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Una riunione da cui è emersa «consensualmente» la decisione «di riorganizzare l’insieme di tutti gli interventi deliberati in nuovo piano organico e coordinato», ha spiegato Causi, con «i provvedimenti necessari a ridurre i tempi delle gare dei lavori pubblici, sempre restando all’interno delle normative Anac». La giunta capitolina ha approvato nelle scorse settimane una delibera programmatica con il dettaglio degli interventi in programma a Roma (finanziati dallo sblocco di 50 milioni del patto di stabilità) che restano. Si va dalla riqualificazione delle aree attorno le stazioni di San Pietro, Piramide ed Eur Fermi alla manutenzione straordinaria del Lungotevere e dei ponti, da un intervento sul Parco di Colle Oppio fino alla realizzazione di una nuova linea tram che collegherà Ostiense con Trastevere. Via i sampietrini da via IV Novembre, resteranno invece a piazza della Repubblica che sarà ‘restauratà. «Abbiamo ricominciato, in modo positivo, il lavoro con il Governo su come preparare Roma al Giubileo – ha detto questo pomeriggio Causi uscendo da Palazzo Chigi -. Il nuovo piano organico e coordinato di tutti gli interventi si inserirà in una nuova architettura che verrà approvata giovedì mattina in una giunta convocata per l’occasione». La delibera poi «sarà elemento di valutazione per il Consiglio dei ministri convocato per il giorno stesso. Il sottosegretario ha confermato che in Consiglio dei ministri si esaminerà un intero pacchetto sul Giubileo – ha annunciato – e non si tratta di un decreto perchè il Consiglio dei ministri non ha bisogno di scrivere norme legislative aggiuntive». La riunione in questione del Cdm, del 27 agosto, è la stessa in cui è attesa anche la relazione del ministro dell’interno Angelino Alfano su Mafia Capitale. In quella data, il sindaco, in ferie, probabilmente non sarà a Roma ma il suo vice ha rassicurato: «Io sono pienamente legittimato da un punto di vista sia amministrativo sia politico, il Campidoglio è presidiato al massimo livello». Quanto al capitolo risorse – che potrebbe vedere aggiungersi ai 50 milioni un altro sblocco del patto di stabilità da 30 milioni -, verrà affrontato la prossima settimana insieme al Mef. «Ad ogni modo – la precisazione del vicesindaco – anche questi approfondimenti economici-finanziari restano sempre dentro al vincolo di risorse a carico del Comune e all’interno del piano di rientro di Roma. Quindi non c’è nessuna deroga al piano di rientro». Campidoglio commissariato per l’Anno Santo? «Quando vengo a Palazzo Chigi a parlare con il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – la sua replica – non mi sento commissariato ma tutelato ed aiutato».

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