Salario accessorio, i sindacati minacciano un nuovo sciopero generale: "Stipendi decurtati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, i sindacati minacciano un nuovo sciopero generale: “Stipendi decurtati”

Venerdì a rischio l'apertura dei musei: Colosseo, Foro Romano, Terme di Caracalla, scavi di Ostia antica chiusi per assemblea sindacale

Il ‘nodò del salario accessorio dei lavoratori comunali di Roma potrebbe portare ad un nuova nuova «giornata di sciopero generale di tutti i dipendenti di Roma Capitale entro il mese di ottobre». Lo comunicano Cgil, Cisl e Uil che sottolineando: «I lavoratori comunali continuano ad avere buste paga decurtate di centinaia di euro al mese e un peggioramento delle condizioni complessive da quando, il 1 gennaio 2015, è entrato in vigore l’atto unilaterale dell’amministrazione».«I delegati Cgil, Cisl e Uil di Roma Capitale – spiegano in una nota – ha deciso di dare seguito allo stato di agitazione indetto il 20 luglio, proponendo alle lavoratrici e ai lavoratori capitolini un percorso di mobilitazione che preveda di proclamare una giornata di sciopero di tutti i dipendenti di Roma Capitale, entro il mese di ottobre. L’atteggiamento del sindaco prima e di chi ha la responsabilità amministrativa della gestione dei 24.000 dipendenti poi, è ai limiti della farsa. Si continuano a paventare immediate soluzioni che puntualmente vengono disattese. Da quando, il 19 giugno, il Sindaco Ignazio Marino aveva personalmente assicurato, alla stampa e ai sindacati, che si erano create le condizioni per chiudere presto questa vertenza, non abbiamo più avuto notizie, nè incontri utili per fare un passo in avanti». «Il Giubileo – sottolineano i sindacati – sembra esaurirsi unicamente nella lista dei cantieri aperti o da aprire, nessuno parla del cantiere più importante e ormai abbandonato che riguarda la cronica emergenza in cui vivono delicatissimi servizi alle famiglie che comprende i servizi all’infanzia, gli uffici anagrafici, le biblioteche e i servizi culturali, i servizi resi dai municipi, il sociale e la sicurezza, tema questo quasi abusato ma di cui si sottovaluta l’apporto della polizia locale ormai allo sbando organizzativo figlio di una miope visione tecnica dell’amministrazione. L’attivo unitario delegati CGIL, CISL e UIL di Roma Capitale ha quindi deciso di organizzare assemblee con i dipendenti per preparare le forme di lotta, che si concretizzeranno con iniziative anche innovative e di settore, per convergere fino allo sciopero generale di tutti i dipendenti capitolini». – Colosseo, Foro Romano, Terme di Caracalla, scavi di Ostia antica chiusi per assemblea sindacale. Questo il rischio per i più importanti monumenti capitolini domani mattina a causa di un’assemblea sindacale delle Rsu indetta dalle 8 alle 11. Nell’incontro, spiega il sindacato, si parlerà della «gravissima situazione dei dipendenti della Soprintendenza archeologica dovuta »al mancato pagamento delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie e la mancata apertura di una trattativa per il rinnovo del contratto«. A rischio chiusura anche Palazzo Massimo, Palatino, Terme di Diocleziano, Museo Ostiense, Terme di Caracalla Palazzo Altemps, Tomba di Cecilia Metella, Crypta Balbi, Tombe Latine.

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