Sicurezza, Sabella: "Periferie New York e Parigi peggio di Roma". Il sindaco: "No risorse pronta petizione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sicurezza, Sabella: “Periferie New York e Parigi peggio di Roma”. Il sindaco: “No risorse pronta petizione”

«Certe periferie di tante città non sono meglio di Roma. Vedi le banlieu di Parigi o New York. A Parigi sono addirittura scappato una sera. E a New York prendere la metro a una certa ora non è il massimo. Ma adesso ce la si deve prendere con Roma…». Lo ha detto l’assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella a Sky tg24. «Faremo di tutto per farcela ma è inutile che ci nascondiamo dietro a un dito. I controlli li dobbiamo fare, non possiamo andare all’acqua di rose, perchè è proprio nell’urgenza che si celano le nefandezze. Ma ce la faremo». Così l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella a Sky tg24.

Una petizione sulla sicurezza urbana firmata dai sindaci delle 10 grandi città metropolitane da presentare al Viminale. Conclusa la riunione del coordinamento dell’Anci a via dei Prefetti, i sindaci delle città metropolitane si apprestano a presentare al ministro dell’Interno, Angelino Alfano (l’appuntamento è fissato per le ore 11 di questa mattina) un documento condiviso in cui si chiedono più strumenti: uomini sul territorio e risorse. È quanto ha annunciato a fine riunione Dario Nardella, coordinatore delle città metropolitane. All’incontro erano presenti tra gli altri, oltre al presidente dell’Anci, Piero Fassino, anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, quello di Napoli, Luigi De Magistris e quello di Milano, Giuliano Pisapia.«La discussione sul disegno di legge sulla sicurezza urbana, noi chiediamo alcune modifiche, al momento non ci sono risorse, né materiali, né umane». Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a conclusione della riunione del coordinamento dei sindaci delle città metropolitane che si è svolto questa mattina nella sede dell’Anci, rispondendo a chi gli chiedeva quali fossero le richieste da rivolgere al ministro Alfano nel corso dell’incontro di oggi al Viminale.

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