Ama, Marino apre ai privati per la raccolta rifiuti: "Non sono un'eresia". Altolà di Sel e sindacati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Ama, Marino apre ai privati per la raccolta rifiuti: “Non sono un’eresia”. Altolà di Sel e sindacati

privati, laddove il pubblico non ce la fa, non sia un’eresia». Così, il sindaco Ignazio Marino, all’indomani dell’approvazione dell’affidamento quindicennale del servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti ad Ama, torna sul futuro della municipalizzata. I risultati dell’azienda verranno monitorati da due agenzie e, a seconda dei risultati, nell’estate del 2016 la pulizia delle strade potrebbe essere o meno affidata a privati. In ogni caso Ama dovrà mettersi alla ricerca, come da indicazioni della giunta, di partner industriali privati. L’allungamento dei tempi rispetto all’affidamento dello spazzamento delle strade ai privati (si era parlato di una sperimentazione iniziale su due municipi) e la sua subordinazione ad un’indagine sui risultati, che rende protagonisti gli stessi cittadini, non placa però le polemiche. Lo spettro dello sciopero dei lavoratori «contro privatizzazioni e spacchettamenti» aziendali, inizialmente ipotizzato per il 28 settembre ma mai ufficialmente proclamato, resta. Con i sindacati del settore che confermano «lo stato di agitazione» e puntano il dito: con la delibera sull’affidamento si è «fatto un passo avanti e due indietro. C’è ancora tempo per migliorarla. Dopo l’incontro di lunedì con i delegati condivideremo unitariamente il percorso da intraprendere e le proposte da portare nelle assemblee dei lavoratori che si svolgeranno a partire da giovedì». E la questione assume subito anche chiari risvolti politici. Con Sel, già passata da tempo in appoggio esterno alla giunta, che lancia una sorta di ultimatum: «Insistere sulla privatizzazione di Ama non migliora la qualità del servizio, penalizza i lavoratori dell’azienda, rende più opaca la gestione di alcuni servizi. Questa scelta è fuori dal programma e da qualsiasi accordo di maggioranza in Campidoglio: per questo i nostri voti su questa privatizzazione non ci saranno. Il sindaco, la Giunta e il Pd dicano con chiarezza se vogliono il confronto con Sel o andare avanti da soli». «Io credo nel servizi pubblico – rivendica Marino – e l’affidamento ad Ama per 15 anni, che ha un valore economico superiore ai 10 miliardi, è una dimostrazione di fiducia importante. Nello stesso tempo credo che un’azienda che fornisce servizi essenziali per la qualità della vita di romane e romani e per le decine di milioni di persone che ogni anno vengono a Roma debba essere sempre più efficace e misurata nei risultati».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login