Torna Roma Europa festival e festeggia i 30 anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Torna Roma Europa festival e festeggia i 30 anni

– Settantacinque giorni di spettacoli, oltre 300 artisti da 21 paesi del mondo arrivati a Roma per raccontare le trasformazioni del mondo contemporaneo attraverso i loro sguardi e le loro opere. Torna dal 23 settembre all’8 dicembre il Romaeuropa Festival che quest’anno ‘festeggià la sua trentesima edizione. Teatro, danza, circo contemporaneo, arte ma anche tecnologia e soprattutto musica attraverseranno i 50 appuntamenti della kermesse dal titolo ‘RiCreazionè. Spettacoli che avranno come palcoscenico 15 diversi spazi della Capitale: dal Maxxi al Teatro Argentina, dalle Terme di Diocleziano al Macro La Pelanda fino all’Auditorium. «Trent’anni fa nasceva l’idea di un centro di accoglienza per la produzione culturale a Villa Medici – racconta la presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute – Non solo spettacoli di musica e danza ma anche altre diverse performance. Quest’anno il tema è la luce e la grande novità per il futuro l’ha offerta la soprintendenza archeologica di Roma permettendo di ospitare Romeo Castellucci con i frammenti dal Giulio Cesare nelle Terme di Diocleziano. E questo è un modo di penetrare nell’anima archeologica di Roma mettendola in confronto con la modernità». «Da quest’anno la Fondazione RomaEuropa è uno degli enti partecipati della Regione Lazio – spiega l’assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera – e dall’anno prossimo, con la legge regionale 15/2014 a regime, si potrà portare la festa in tutta la regione. Penso, perchè no, a un LazioEuropa, visto che anche fuori dalla Capitale c’è un pubblico appassionato e affamato da soddisfare e sono certa che non vogliamo ignorarlo». «Se questo festival è arrivato alla 30esima edizione qualche motivo ci sarà – commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino – la ricchezza e varietà del cartellone nei decenni sono state tali da consentirne durata e crescita, e anche quest’anno è estremamente poliedrico e raffinato». «L’arte può davvero comunicare sensazioni, riflessioni e assonanze meglio di quanto a volte i dati scientifici possano fare – aggiunge – come sindaco di Roma e della Città metropolitana prendo l’impegno a sostenere anche in futuro rassegne culturali come questa, e vi prometto che sarò presente almeno a una delle vostre iniziative». Ad aprire il festival sarà lo spettacolo al Teatro Argentina di Robert Lepage ‘887’.

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