Atac, l'affondo di Esposito: "Trecento bus rotti al giorno, stipendi grazie agli straordinari" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Atac, l’affondo di Esposito: “Trecento bus rotti al giorno, stipendi grazie agli straordinari”

– Via libera dall’assemblea capitolina ad una parte della ricapitalizzazione di Atac. La prima tranche da 40 milioni di euro, quella cash, a cui seguirà la ‘trasfusionè di 140 milioni di euro attraverso il conferimento di 18 treni Caf della metropolitana. Il consiglio comunale ha approvato con 17 voti favorevoli, 3 contrari e nessun astenuto la delibera per iscrivere nel bilancio 2015 nuove risorse arrivate dalla Regione Lazio «al fine di assicurare completa copertura al contratto di servizio Atac». Il provvedimento si è reso necessario visto che «la Regione Lazio il 6 agosto 2015 ha definito l’integrazione del Fondo Regionale Trasporti assicurato a favore di Roma Capitale per il finanziamento del Contratto di Servizio con Atac per il trasporto pubblico locale e che tale integrazione ammonta a 40 milioni di euro per l’annualità 2016 e a 60 milioni di euro per l’annualità 2017». Inoltre la delibera prevede di «integrare l’importo di 32.298.854,00 euro per l’annualità 2016 e di 45.498.854,00 euro per l’annualità 2017 a copertura di eventuali oneri straordinari».I ritardi nell’approvazione del bilancio non dipendono dall’azienda. Così l’Atac in una nota replica all’assessore capitolino ai Trasporti Stefano Esposito che oggi faceva notare come «un’azienda che approva il proprio bilancio 2014 il 30 settembre 2015 non è un’azienda probabilmente gestita con tutti i crismi manageriali». L’Atac a questo proposito «ricorda l’esistenza di una copiosa corrispondenza inviata a Roma Capitale sul tema, oltre che lo specifico riferimento anche nelle prime pagine della relazione al Bilancio di esercizio al 31.12.2014». «In questa documentazione – osserva l’azienda – sono chiaramente indicate le ragioni che hanno indotto gli organi sociali (il CdA, il collegio sindacale, come pure la società di revisione) a posticipare i termini per l’approvazione dello stesso Bilancio e che sono strettamente legati all’esigenza di presentare un bilancio che fosse in grado di attestare la continuità aziendale, in presenza di due condizioni entrambe sotto la responsabilità di Roma Capitale e dei sui organi competenti (Dipartimenti, Giunta, Assemblea). L’azienda si riferisce in particolare alla ricapitalizzazione, il cui esito si è avuto il 7 agosto, e alla sottoscrizione del nuovo contratto di servizio, avvenuta il 10 settembre, dopo un iter amministrativo avviato nel dicembre 2014 con la deliberazione sulle linee guida dello stesso contratto, adottate dalla Giunta. Giova anche ricordare che tali due fondamentali aspetti, e come sempre noto all’azionista, ovvero la mancanza di certezze sui tempi e i modi della ricapitalizzazione e del contratto di servizio, rischiavano di pregiudicare il buon esito della gara per l’acquisto dei nuovi bus, come poi è avvenuto».«Gli scioperi sono ogni 15 giorni, ogni tanto interviene il prefetto per precettare, purtroppo non lo può fare sempre». Lo ha detto l’assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito a Radio Anch’io. Prima dell’accordo – che l’azienda dei trasporti ha raggiunto con alcuni sindacati e che viene contestato da altri – «in Atac si lavorava tre ore in media, il resto veniva pagato in straordinario». Lo ha detto l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito a Radio Anch’io. «Poi io credo che quell’accordo, firmato prima che io arrivassi, richieda degli aggiustamenti soprattutto per quanto riguarda i macchinisti – ha aggiunto -. Ma l’affermazione che questo accordo tolga i soldi è falsa».(«C’è un clima molto difficile in città. Ci sono persone, non so quante, che pensano che sia giusto non pagare il biglietto se il servizio non è adeguato, ma è un cane che si morde la coda, la legge si rispetta. Io sicuramente mi devo occupare di come risollevare una situazione difficilissima. Il dramma è che noi abbiamo 1500 bus in strada e nel corso della giornata ne rientrano 250-300 circa perchè si rompono. Sono soppressioni dovute alle manutenzione. Quando hai un parco mezzi vecchio, quando per dieci anni si sono dimenticati di fare manutenzione all’infrastruttura della linea metropolitana, questo è il risultato. Io mi faccio carico anche di quello che non è stato fatto nel passato». Lo ha detto l’assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito a Radio Anch’io. – «Ritengo del tutto ragionevole e politicamente condivisibile la proposta, contenuta in una lettera inviatami questa mattina da alcune sigle sindacali, di sospendere i provvedimenti disciplinari a carico di alcuni dipendenti. Dunque, per quanto di mia competenza, invito i responsabili di Atac a valutare con estrema attenzione la proposta delle organizzazioni sindacali aggiungendo che se fossi il capo del personale dell’azienda stessa, in considerazione di quanto verificato in queste settimane anche mediante esperienza diretta sul campo, non esiterei un minuto ad accoglierla». Lo scrive in un comunicato l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito. «Atac ha bisogno di legalità, applicazione delle regole, ma prima di tutto di una ricostruzione di un clima di squadra tra chi lavora e chi la dirige. Senza con questo deflettere rispetto alle vere responsabilità, ma evitando di far passare l’idea che si è forti con i deboli e deboli con i forti», conclude.

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