Causi incontra i municipi: “Io commissario? Torno in Parlamento. Marino eviti la drammatizzazione”

«Una volta che il sindaco si è volontariamente dimesso, non è più necessario un voto d’Aula, che sarebbe tra l’altro anche un momento di ulteriore drammatizzazione di una vicenda già di per sè abbastanza drammatica. Se dovessi decidere io, francamente, eviterei ogni momento di ulteriore drammatizzazione. Dobbiamo invece lavorare affinchè non ci sia neanche un’ora di discontinuità nel lavoro amministrativa, per la risoluzione dei problemi della città e per il Giubileo». Così il vicesindaco di Roma Marco Causi, entrando in Campidoglio, commenta la possibilità che il sindaco faccia un ultimo intervento in Aula prima dell’addio. «Questo è una cosa da decidere. Sicuramente ci sarà da capire come sistemare la governance di Atac. Sarà sicuramente una delle cose da fare in questi 20 giorni». Lo ha detto il vicesindaco di Roma Marco Causi interpellato sulla nuova governance di Atac al suo arrivo in Campidoglio.«Io torno in Parlamento e da lì continuerò a seguire la vicenda romana, anche per aiutare il commissario e i suoi collaboratori a portare a termine una serie di dossier che sono aperti e che forse non riusciremo a chiudere nei prossimi 20 giorni. Per quanto riguarda un mio coinvolgimento diretto temo che la legge prescriva che queste figure commissariali debbano essere o prefetti o dirigenti pubblici e io non sono nè l’uno nè l’altro, sono un professore universitario. Quindi non sono legittimato ad assumere un ruolo tecnico. Peraltro, avendo un profilo nettamente politico, sarebbe anche inopportuno». Così il vicesindaco Marco Causi risponde a chi lo interpella su un suo possibile coinvolgimento nella squadra del futuro commissario di Roma.- Incontro tra i presidenti dei municipi di Roma e il vicesindaco uscente Marco Causi con delega al bilancio. Diversi minisindaci sono arrivati a Palazzo Senatorio per la riunione. Sul tavolo a quanto si apprende: questioni politiche ed economiche, come le risorse di cui i territori hanno bisogno.