Campidoglio, Marino cacciato dai consiglieri: dimissioni di massa. Lunedì il commissario, Sel: "Morta democrazia" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Marino cacciato dai consiglieri: dimissioni di massa. L’ex sindaco: “Decisione presa altrove”, lunedì il commissario

Lasciano i 19 eletti del Pd insieme alla lista Marchini e a pezzi del centrodestra. In piazza i sostenitori del sindaco ed esponenti dell'opposizione

Le dimissioni contestuali di 26 consiglieri, uno più del quorum, determinano lo scioglimento dell’assemblea capitolina, della giunta, già orfana di otto assessori, e di conseguenza la decadenza di Ignazio Marino dalla carica di sindaco. Ora il Prefetto di Roma dovrà nominare un commissario. – Con i 19 del Pd si sono dimessi altri 7 consiglieri, di cui due della maggioranza (Centro democratico e Lista Civica Marino) e 5 dell’opposizione. Tra questi ultimi anche due della Lista Marchini, Alfio Marchini compreso, due della lista di Fitto Conservatori riformisti, uno del Pdl. M5S e Sel non hanno firmato le dimissioni. «È una pessima giornata per la democrazia a Roma. Il fatto che si sciolga il consiglio comunale e si impedisce un dibattito trasparente è una anomalia che deve essere denunciata. Mi sorprende negativamente lo schieramento delle firme dei dimissionari: il Pd con la lista Marchini e pezzetti di centrodestra. Mi pare che sia una operazione di trasformismo che prefigura un alleanza del Pd con Marchini». Lo dice il segretario romano di Sel Paolo Cento in piazza del Campidoglio. -«Per Roma faccio questo e altro. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, coerentemente a quello che avevamo detto, perchè siamo gente seria». Così il consigliere comunale Alfio Marchini arrivando in Campidoglio dove firmerà le sue dimissioni. – Alcuni supporter del sindaco Ignazio Marino sono arrivati in Campidoglio. «Marino sindaco. Noi siamo gli anticorpi di Roma», recita un cartello esposto. «Io sto con Marino», si legge sulla maglietta di una ragazza. «La democrazia è morta – spiegano due manifestanti – e le responsabilità più gravi sono del Pd di Renzi». «È una pessima giornata per la democrazia a Roma. Il fatto che si sciolga il consiglio comunale e si impedisce un dibattito trasparente è una anomalia che deve essere denunciata. Mi sorprende negativamente lo schieramento delle firme dei dimissionari: il Pd con la lista Marchini e pezzetti di centrodestra. Mi pare che sia una operazione di trasformismo che prefigura un alleanza del Pd con Marchini». Lo dice il segretario romano di Sel Paolo Cento in piazza del Campidoglio.

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