Derby, curve vuote e coro contro Gabrielli: 50 ultras stranieri identificati. Laziali al pub, romanisti davanti al maxi schermo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Derby, curve vuote e coro contro Gabrielli: 50 ultras stranieri identificati. Laziali al pub, romanisti davanti al maxi schermo

– È un prepartita insolito quello che precede il derby della Capitale tra Roma e Lazio: il primo dopo la divisione delle curve voluta dal prefetto Franco Gabrielli. I timori di rappresaglie da parte del nocciolo duro delle due tifoserie, che diserteranno la stracittadina per protesta contro le misure di sicurezza più restrittive sembrano, almeno al momento, non trovano fortunatamente riscontri. L’afflusso allo stadio Olimpico, infatti, è regolare, sotto il controllo delle forze di polizia – schierate soprattutto in un cordone tra la zona Nord e sud dello stadio – che monitorano la situazione anche dall’alto grazie a un elicottero dei carabinieri. «Sembra una domenica ecologica», confida qualche supporter giallorosso in attesa in uno dei tanti chioschi bar presenti in zona. «Ma veramente pensavate che si sarebbero affrontati qui? Sarebbero passati dalla parte del torto», fa notare un altro ai vigili in servizio. I gruppi ultrà non si vedono in prossimità dell’Olimpico. Diversi laziali si sono ritrovati a Ponte Milvio. Circa 7-800 romanisti hanno manifestato il proprio sostegno alla squadra dandosi appuntamento sotto l’albergo scelto dal tecnico Rudi Garcia per il ritiro pre-derby. La squadra, con in testa il capitano De Rossi, prima di lasciare l’hotel in zona Monte Mario è scesa a salutare il gruppo di sostenitori giallorossi che, in segno di protesta per la divisione della Curva Sud dell’Olimpico non entreranno allo stadio per seguire la stracittadina. «Combattete per noi», il coro intonato alla vista dei giocatori, mentre cori offensivi sono stati rivolti al prefetto Gabrielli e al presidente James Pallotta. «Fuori per dignità e rispetto della storia, che il nostro grido vi porti alla vittoria» e «Non chiamatelo derby», alcuni degli striscioni esposti. Poi il pullman della squadra si è diretto all’Olimpico scortato dalle forze dell’ordine. Senza i propri ultrà. Oggi, loro, hanno deciso di scioperare. Alcuni ultrà stranieri arrivati soprattutto dall’Inghilterra per il derby Roma Lazio sono stati identificati dalla polizia nell’area dello stadio Olimpico, secondo quanto si apprende, nel corso di controlli di routine. I tifosi – che sarebbero venuti per il derby delle curve vuote per la protesta degli ultrà contro le barriere mobili allo stadio – sono qui sulla base del gemellaggio con gruppi di estrema destra delle due tifoserie romane. Sono stati tutti lasciati andare dopo l’identificazione perchè risultati in regola, viene riferito da funzionari di polizia vicino all’Olimpico.- Al 2-0 della Roma nel derby con Gervinho cori contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli davanti allo stadio da parte un gruppo di tifosi giallorossi che stanno seguendo la partita in un bar sul Lungotevere. Cori e insulti all’indirizzo del prefetto di Roma sono stati scanditi da una ventina di giovani. Il prefetto è criticato dagli ultras di Roma e Lazio per la riduzione delle curve, oggi disertate in massa, con barriere mobili per motivi di sicurezza. Al 2-0 della Roma dallo stesso gruppo si è sentito anche il coro ironico «Ma l’inglese dove sta?», probabile riferimento all’allarme della Questura di Roma per la possibile presenza di ultrà inglesi del West Ham.Tantissimi ragazze, un pò di famiglie e persone di tutte le età: è lo scenario che si trova ai campi sportivi di via Vincenzo Bona, nel quartiere tiburtino, dove i tifosi della Roma si sono riuniti oggi a guardare il derby contro la Lazio per protesta contro le misure prese dal prefetto Gabrielli. L’iniziativa è nata dal tifo organizzato della curva sud. Uno dei ragazzi della curva spiega: «Ci siamo riuniti qua perché non ci danno il permesso di entrare allo stadio e fare il tifo e abbiamo deciso di disertare l’Olimpico dopo la partita contro la Juventus». Lui, come tanti altri dei presenti, è un abbonato e ha scelto di non andare allo stadio, pur potendo farlo. «La nostra è una grandissima rinuncia – aggiunge – ma è più importante la nostra dignità personale». Tra i motivi che hanno portato a questa iniziativa, secondo Antonio, un altro tifoso abbonato, c’è anche la volontà «di far guardare la partita alle famiglie che non hanno l’abbonamento alla pay per view e non possono andare allo stadio». «La curva sud, in sostanza – aggiunge un altro tifoso – si è trasferita dall’Olimpico a via Tiburtina». Sotto al maxischermo su cui viene trasmessa la partita, è stato appeso uno striscione con scritto «Non chiamatelo derby…». Di fronte, un altro striscione recita: «Fuori per dignità e rispetto della storia, che il nostro grido vi porti alla vittoria». I tifosi hanno noleggiato l’impianto sportivo e il maxischermo per poter trasmettere le immagini della partita. «Questa curva non si divide»: con questo coro i tifosi della Sud, riuniti ai campi sportivi di via Vincenzo Bona decidendo di disertare lo stadio in protesta contro il prefetto Gabrielli, incitano la Roma prima del derby. Tutti riuniti davanti al maxischermo hanno iniziato a intonare i cori che ogni domenica ripetono allo stadio per la loro Roma, anche se a distanza. Prima della partita, tutti i tifosi hanno mangiato insieme, portando ognuno qualcosa da consumare: pizze, panini, acqua e qualche birra. Un applauso prolungato è partito dai tifosi quando le telecamere hanno inquadrato la curva sud facendola vedere semi-vuota, segno di una «protesta riuscita», come spiegano i presenti. E tutti insieme – bambini, giovani e meno giovani – hanno subito ripreso a incitare la squadra, come se fossero nella loro curva, all’urlo di «Roma Olè», sventolando le bandiere ed esplodendo al gol su rigore del vantaggio romanista.- A un’ora e mezza dall’inizio del derby di Roma la situazione appare tranquilla intorno allo stadio Olimpico, che ha aperto i cancelli alle 13 e vede un graduale afflusso dei tifosi. Le forze dell’ordine presidiano in modo massiccio anche con autoblindo dotate di idranti la zona del Foro Italico da ponte Duca d’Aosta fin oltre a ponte Milvio, che è stata di fatto pedonalizzata. Non si nota per il momento nei paraggi dello stadio la presenza di gruppi organizzati di ultrà di Roma e Lazio, che hanno deciso di boicottare la partita per protesta contro la riduzione delle curve e potrebbero inscenare manifestazioni di protesta. Dei tifosi arrivati dall’estero alcuni inglesi hanno fraternizzato con i laziali in un pub di Ponte Milvio e per il momento si limitano a bere birra e intonare cori con i «colleghi» biancocelesti.

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