Maxi assemblea dei lavoratori alla Pisana: "No ai tagli" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Maxi assemblea dei lavoratori alla Pisana: “No ai tagli”

– «Sala stracolma e corridoi pieni per l’assemblea dei lavoratori della Regione Lazio, tenutasi stamattina nella sede del Consiglio Regionale. Oggetto dell’assemblea il taglio del salario accessorio operato dalla Giunta Zingaretti. I lavoratori non accettano che, mentre ancora sussistono intollerabili sprechi, a dover pagare il conto siano sempre e soltanto loro, gli stessi puniti da anni di blocco della contrattazione nazionale e dall’impoverimento delle buste paga». È quanto si legge in una nota diffusa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl. I dipendenti regionali, circa 1400 secondo le stime di fonti interne alla Pisana, hanno poi bloccato la seduta congiunta della I e della IV Commissione prima del suo inizio, chiedendo di esprimere le loro ragioni, e una delegazione ha spiegato ai consiglieri e agli assessori presenti le rivendicazioni sindacali. Diversi consiglieri hanno preso la parola per esprimersi sul tema: tra gli altri Baldassarre Favara (Pd), Silvana Denicolò e Gianluca Perilli (M5s), Riccardo Valentini (Pd) e Gino De Paolis (Sel). L’assessore al Bilancio Alessandra Sartore ha accettato di incontrare i sindacati lunedì prossimo, 23 novembre. L’assemblea sindacale, vista la grande partecipazione di lavoratori, che hanno subito riempito la Sala Mechelli, si è di fatto svolta nel lunghissimo corridoio della Pisana. I temi principali della protesta sono i tagli sul salario accessorio, le posizioni organizzative ridotte a fronte di quello che è considerato un eccessivo ricorso a contrattisti esterni e a ‘comandatì. «Mentre continueremo lo stato di agitazione per ricondurre la Giunta a una maggiore ragionevolezza – prosegue la nota di Cgil-Cisl-Uil – non possiamo che portare all’attenzione del presidente Nicola Zingaretti alcune violazioni dei diritti sindacali registrati in questi giorni, in particolare l’ostruzionismo praticato ai danni dei lavoratori delle sedi esterne al Comune di Roma, ma sempre dipendenti della Regione Lazio, che oggi per partecipare all’assemblea hanno dovuto chiedere un giorno di ferie perchè non autorizzati. Un fatto grave, che siamo sicuri verrà condannato per ripristinare quelle corrette relazioni sindacali, senza le quali un ente pubblico non può funzionare in modo sano e armonioso. La Giunta ascolti i lavoratori ed eviti ulteriori tagli alle buste paga – concludono i sindacati – In caso contrario l’intensificazione della mobilitazione sarebbe inevitabile».

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