Terrorismo, falso allarme bomba: riaperta la Metro A. Gabrielli: "No fly zone su tutta la città" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Terrorismo, allarmi bomba nella metro: stop a linee A e C. Gabrielli: “No fly zone su tutta la città”

Artificieri in azione, interrotto il tratto tra le stazioni di Torrenova e Grotte Celoni, come fa sapere l'Atac che ha predisposto bus sostitutivi. Stamane momenti di paura alla stazione Lepanto che, per la presenza di un pacco sospetto, era stata evacuata

– Le forze dell’ordine stanno intervenendo per un pacco sospetto trovato nel vagone di un treno alla stazione Cornelia della linea A della metropolitana di Roma. Il servizio è sospeso tra le stazioni Battistini e Ottaviano. Nuovo allarme nella metropolitana di Roma, stavolta sulla linea C, alla stazione di Torre Gaia, in periferia, per la presenza di due borse sospette, di cui una sarebbe una borsa frigo. Sul posto gli artificieri. Interrotto il tratto tra le stazioni di Torrenova e Grotte Celoni, come fa sapere l’Atac che ha predisposto bus sostitutivi.(C’era un pezzo di un narghilè – strumento orientale per fumare – nel sacchetto dell’immondizia abbandonato che stamani ha fatto scattare un allarme bomba alla stazione Lepanto della linea A della metropolitana di Roma. È quanto si apprende dalla questura. All’abbandono della parte di narghilè nella busta non viene attribuito dagli investigatori alcun significato simbolico in relazione all’allerta terrorismo dopo gli attentati di Parigi.

Falso allarme per un pacco sospetto sulla metro A. Evacuata e chiusa la stazione Lepanto e linea interrotta tra Ottaviano e Termini per un’ora a causa di un intervento delle forze dell’ordine. L’allerta è scattata verso le 10.45Un pacco sospetto è stato segnalato alla stazione Lepanto della metropolitana di Roma. Sul posto stanno intervenendo gli artificieri per verificare il contenuto del sacchetto di plastica. Il tratto della linea A tra Termini e Ottaviano è stata chiusa per sicurezza. Momenti di paura alla stazione Lepanto che, per la presenza del pacco sospetto, è stata evacuata: tutti i passeggeri sono stati fatti uscire fuori. Anche le altre stazioni della metro A, nella tratta compresa tra Termini e Ottaviano, sono al momento chiuse. Quest’ultima fermata è quella più vicina a San Pietro ed è normalmente utilizzata dai fedeli che vogliano raggiungere la basilica. L’allarme e la conseguente chiusura del tratto della metropolitana sta creando notevoli disagi a romani e turisti, rimasti a piedi, questa volta, non per un guasto o uno sciopero. A ritrovare la busta sospetta sono stati due militari dell’Esercito, che dall’altro giorno presidiano anche la metropolitana di Roma. Il pacco è stato segnalato alle forze di polizia, che hanno fatto scattare la procedura di emergenza. – «Annullare il Giubileo non avrebbe minimamente modificato la minaccia, cioè colpire un paese come l’Italia che si trova in un contesto internazionale ben definito ed è la sede della cristianità». Lo afferma il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della presentazione del logo di Roma per il Giubileo. «Gli obiettivi ci sono in tutto il mondo – ha aggiunto – non dimentichiamoci che il Papa ha deciso di aprire la prima porta santa non a Roma ma in Centrafrica. Quindi paradossalmente la soluzione sarebbe spostare il Vaticano dall’Italia, ma non mi sembra il caso». Sarà un Giubileo sicuro? Chiedono i cronisti. «Sarà un Giubileo protetto», ha risposto Gabrielli. «È stata ampliata la no-fly zone. Ci sono alcune zone della Capitale, praticamente tutta la città, che sono interdette al volo aereo per tutto il periodo del Giubileo». Lo annuncia il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della presentazione del logo di Roma per il Giubileo. «Però voi capirete bene che questo fa sì che le persone per bene non affollino i cieli ma ha assolutamente poca incidenza su chi ha una intenzione negativa – ha aggiunto Gabrielli -. Quindi non è che noi con l’emissione del divieto di volo stiamo tranquilli. Faccio un esempio che va tanto di moda, il famoso elicottero del 20 di agosto (ai funerali di Vittorio Casamonica, ndr) lì non poteva volare perchè i mono-motori non possono volare sui centri abitati. Il tema dei droni si vince o si perde nel momento in cui il velivolo si stacca da terra. Quindi lo sforzo che noi dobbiamo compiere è uno sforzo di intelligence, di polizia giudiziaria, di apparati di sicurezza per provare ad intercettare preventivamente i soggetti che hanno intenzione di portare un nocumento attraverso l’utilizzo di questi mezzi».«Credo che le comunità islamiche debbano assumere una posizione senza se e senza ma. Qui c’è un attacco fatto da criminali e le prime vittime sono gli islamici e noi pretendiamo una loro assunzione di responsabilità e che li veda al fianco di chi combatte questi crimini contro l’umanita». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, intervenendo alla presentazione del Piano Giubileo a Palazzo Valentini- «Se è una bestialità dire che tutti gli islamici sono terroristi è una impropria mistificazione non ammettere che tutti i terroristi sono provenienti da un determinato contesto – ha aggiunto Gabrielli -. Chi meglio di chi quel contesto vive e frequenta, può essere di aiuto, sia nelle posizione pubbliche sia nell’aiuto alle istituzioni nelle attività di contrasto?».- «Saranno settimane complicate ma dobbiamo fare uno sforzo: serve coesione e rappresentazione della realtà nel modo giusto senza sottovalutare o banalizzare ma neanche amplificare o rendere tutto come la notizia esclusiva della giornata». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, intervenendo alla presentazione del Piano Giubileo a Palazzo Valentini. – «Credo che il Paese nella sua interezza, Roma nella sua specificità, possa essere oggetto di una minaccia che ovviamente è per molti aspetti indefinita. I metodi e le tecniche possono essere le più disparate. Esiste un sistema anti-terrorismo. Il messaggio che dobbiamo dare ai cittadini è: continuare a vivere la vita che è giusto che vivano. Le istituzioni devono realizzare una cornice di sicurezza dove, ribadisco, non esiste il rischio zero». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, intervenendo alla presentazione del Piano Giubileo a Palazzo Valentini.«Credo che serva mantenere molto sangue freddo, non sottovalutare niente ma un Paese nella sua interezza dovrebbe anche concorrere a far sì che il sistema risponda attraverso una giusta e corretta informazione e attraverso la partecipazione dei cittadini». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, intervenendo alla presentazione del Piano Giubileo a Palazzo Valentini.

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