Test Medicina – Prima vittoria al Tar degli aspiranti medici specilistici: il ministero costretto a reinserirli in graduatoria | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Test Medicina – Prima vittoria al Tar degli aspiranti medici: il ministero costretto a reinserirli in graduatoria

avv-cristiano-pellegrini-quarantottiPrime vittorie al Tribunale amministrativo del Lazio per gli aspiranti che quest’anno avevano sostenuto le prove di ammissione. Si consolida così l’orientamento del Tar del Lazio (Sezione III Bis) per quanto riguarda l’annullamento delle prove di centinaia di ragazzi che non avevano sottoscritto la scheda anagrafica al termine della prova del test di accesso alle facoltà a numero chiuso del settembre scorso.
Il giudice amministrativo ha accolto nelle ultimi settimane moltissimi ricorsi di candidati che avevano impugnato la loro esclusione proprio per questa mancanza e che, in virtù del punteggio conseguito al test, sarebbero potuti entrare al corso di laurea per il quale avevano concorso.
In particolare, il Tar ha stabilito, già in fase cautelare, che l’annullamento della prova di ammissione sostenuta dai ricorrenti risulta disposto per motivi formali (mancata sottoscrizione della dichiarazione di veridicità dei dati anagrafici e di corrispondenza dei codici etichetta in calce alla scheda anagrafica), in assenza di una specifica previsione di bando al riguardo e, pertanto, ha accolto l’istanza e per l’effetto ordinato, l’inserimento delle ricorrenti nella graduatoria in questione.
“Il Miur ha già preso atto – spiega l’avvocato Cristiano Pellegrini Quarantotti, esperto di diritto amministrativo e di impugnative di concorsi pubblici, cui si sono rivolti molti candidati esclusi – di tali provvedimenti ed disposto, a seguito delle notifica, il reinserimento in graduatoria dei candidati che erano stati esclusi illegittimamente. Questi potranno quindi regolarmente iscriversi al corso di laurea prescelto”.
Prima di Natale e per il inizio gennaio, invece, i primi provvedimenti su ricorsi aventi censure di carattere più generale, quale ad esempio la violazione dell’anonimato, motivo che l’anno passato ha portato all’accoglimento dei ricorsi per migliaia di studenti.
Anche quest’anno, infatti, il test di accesso alle facoltà a numero chiuso ha presentato delle enormi criticità, con la conseguenza che molti ragazzi che non sono riusciti ad entrare nel contingente di posti disponibili hanno, comunque, presentato ricorso.
Negli anni passati, per situazioni analoghe, sono stati circa 7000 (anno 2014/2015) e 5000 (anno 2013/2014) gli ammessi in sovrannumero attraverso i provvedimenti del Tar.
Del resto, lo stesso ministro dell’Università, Stefania Giannini, anche di recente è ritornata ad affermare la necessità del superamento dell’attuale sistema del numero chiuso e dell’accesso alle facoltà di medicina.

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