Mafia capitale, l'ex assessore Ozzimo condannato a due anni per corruzione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mafia capitale, l’ex assessore Ozzimo condannato a due anni e due mesi per corruzione

Stessa decisione del gup toccata anche per Massimo Caprari, esponente del Centro democratico. Definiti anche i patteggiamenti per gli ex dirigenti della cooperativa La Cascina

– È il primo politico ad essere condannato nel processo a Mafia Capitale. L’ex assessore Pd alla Casa del Comune di Roma, Daniele Ozzimo, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione al termine di uno dei filoni della maxinchiesta che ha terremotato i palazzi della politica romana. L’esponente del Pd aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato davanti al gup Alessandra Boffi. Per lui, tornato in libertà il 24 dicembre scorso dopo circa sei mesi tra detenzione in carcere e poi arresti domiciliari, l’accusa era di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Nei suoi confronti era caduta però l’accusa più grave, quella di corruzione per asservimento della funzione, dopo il riascolto nel corso del processo di un’intercettazione di Salvatore Buzzi, il «ras» delle coop. Nel dialogo riascoltato in aula, contrariamente ad una prima trascrizione, Buzzi afferma che Ozzimo «’n pija soldi» (non prende soldi)«. »Me lo aspettavo – ha commentato Ozzimo lasciando la cittadella giudiziaria – perchè si sa come vanno a finire queste cose in questo Paese. Siamo pronti a presentare Appello«. Dal canto suo l’avvocato Luca Petrucci, difensore dell’ex assessore, si è detto ‘perplessò della decisione del gup. »Una volta in cui la procura riconosce, chiedendo l’assoluzione, che non vi è nessun asservimento della funzione, Ozzimo viene condannato – spiega Petrucci – per aver preso 20 mila euro in campagna elettorale regolarmente registrati, e perchè ha chiesto a Buzzi di far lavorare una povera diavola, per altro licenziata 4 mesi dopo, a 300 euro al mese. Credo che sia un monito per la politica italiana e credo che nessun politico ne possa uscire vivo«. Nell’ambito dello stesso procedimento il giudice ha condannato a 2 anni e 4 mesi Massimo Caprari, ex consigliere comunale di Centro Democratico e a 1 anno e dieci mesi Gerardo e Tommaso Addeo, ex collaboratori di Luca Odevaine, l’ex componente del tavolo di coordinamento per i rifugiati e imputato nel maxiprocesso. Condannato anche a 2 anni 2 mesi anche Paolo Solvi (collaboratore dell’ex presidente del X Municipio, Andrea Tassone). Per tutti l’accusa è quella di corruzione. Infine, il giudice ha anche definito i patteggiamenti per gli ex dirigenti della cooperativa La Cascina. Il gup Alessandra Boffi ha avallato pene che vanno dai due anni e otto mesi ai due anni e sei mesi nei confronti di Francesco Ferrara, Domenico Cammisa, Salvatore Menolascina, Carmelo Parabita. Sono tutti accusati dalla Procura di Roma di corruzione nei confronti di Luca Odevaine, già appartenente al Tavolo di Coordinamento Nazionale sull’accoglienza per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, al fine di ottenere l’appalto per la gestione del Cara di Mineo.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login