Pugilato, De Carolis conquista il titolo mondiale. Smeriglio: "Partì da noi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pugilato, De Carolis conquista il titolo mondiale: “Si avvera un sogno”. Smeriglio: “Partì da noi”

«È stato un mondiale sognato, sofferto e, soprattutto, voluto. Abbiamo avuto il merito di crederci fino in fondo e così, dopo tanti sacrifici e duro lavoro in palestra, siamo riusciti a portarlo a casa». Così Giovanni De Carolis, romano, 31 anni, nuovo campione del mondo dei supermedi nella versione Wba, al rientro oggi in Italia dalla Germania. Sul ring di Offenburg De Carolis ha battuto ieri all’undicesimo round per kot, dopo aver sferrato un tremendo gancio destro, il tedesco Vincent Feigenbutz, prendendosi così anche una rivincita nei confronti dell’avversario, più giovane di lui di 11 anni, che nel primo incontro svoltosi lo scorso 17 ottobre a Karlsruhe, città natale del tedesco, lo aveva superato ai punti (115-113 per tutti e tre i giudici) sollevando non poche polemiche. Otto anni dopo Giacobbe Fragomeni (campione del mondo Professionisti Wbc nel 2008 per la categoria dei pesi massimi leggeri), l’Italia, con De Carolis, è tornata sul tetto del mondo in una delle sigle che contano. De Carolis è inoltre il 35/o italiano a conquistare il titolo mondiale, il primo fu Carnera (pesi massimi) che nel giugno del 1933 sul ring del Madison Square Garden Bowl di New York mandò al tappeto al sesto round l’americano Jack Sharkey con un montante destro al volto. «Era il colpo che abbiamo studiato per tutto questo tempo con il maestro Italo Mattioli – ha detto De Carolis all’arrivo all’aeroporto di Fiumicino dove è stato accolto dal caldo abbraccio di amici e parenti – Eravamo pronti a compiere l’impresa. Abbiamo curato ogni aspetto: da quello atletico a quello mentale ma anche tecnico e tattico. Ho avuto un team dietro che ha reso possibile tutto ciò: dal preparatore atletico, Antonello Reggina, allo staff della Team Boxe Roma 11 che mi ha seguito giorno per giorno, compreso Natale, Santo Stefano e Capodanno. Devo ringraziare anche tutti gli sparring partner che mi hanno aiutato. Insomma – ha proseguito -, ognuno ha dato il suo contributo per far sì che la corona dei supermedi Wba venisse portata a casa». De Carolis ha ora un altro sogno nel cassetto. «Mi piacerebbe difendere il titolo a Roma, la mia città natale. Sarebbe davvero fantastico. Un regalo che potrei fare allo sport italiano, in generale, e al pugilato italiano, in particolare. Ne sarei davvero onorato». Soddisfatto del titolo vinto anche il manager di De Carolis, Davide Buccioni. «Questa corona rappresenta una boccata d’ossigeno per tutto il pugilato italiano professionistico in crisi. E dire – ha aggiunto il manager – che abbiamo tanti buoni pugili che possono vincere titoli. Purtroppo le istituzioni, gli sponsor e la grande crisi economica che sta vivendo il Paese non ci permettono di organizzare grandi eventi. I pugili italiani ci sono, sono molto bravi ma in questo momento non hanno la possibilità di esprimersi in Italia».

Da uno stabile inutilizzato alla Montagnola ai vertici del pugilato internazionale: è la storia di Giovanni de Carolis della Team Boxe di Roma, che la scorsa notte ha vinto un titolo mondiale. A raccontare la storia, su Facebook, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. «Qualche anno, fa da presidente di Municipio a Roma diedi fiducia a due ragazzi della Garbatella, Gigi e Italo. In un piccolissimo gesto di buona politica decidemmo di consegnare loro uno stabile in disuso per farne una palestra popolare di una nobile arte, la boxe. Hanno fatto due miracoli, alla Team Boxe della Montagnola – aggiunge – hanno tolto dalla strada tanti giovani offrendo loro un’opportunità, e stanotte in Germania hanno addirittura conquistato il titolo mondiale pesi supermedi Wba con Giovanni De Carolis. Grazie a tutti voi – conclude Smeriglio – sono emozionato e felice».

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