Roma, un gol di Dybala affonda i giallorossi. Spalletti deluso: "Non abbiamo provato a vincere" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, un gol di Dybala affonda i giallorossi. Spalletti deluso: “Non abbiamo provato a vincere”

La Juve risponde al Napoli, Dybala ribatte a Higuain, con il 12/o gol in campionato, e la Roma viene eliminata definitivamente dalla corsa tricolore. Dopo quel che è successo oggi – non solo a Marassi ed allo ‘Stadium’ – è sempre più Napoli-Juve e c’è già trepidazione per lo scontro diretto del 13 febbraio a Torino. Mentre i giallorossi devono rassegnarsi a pensare alla ricostruzione. È stata più dura di altre volte per la Juve, meno brillante e cattiva del solito: la vittoria numero 11 (di fila) si è materializzata solo dopo 32′ del secondo tempo, nascendo da una palla persa da Florenzi e trasformata in oro da Pogba – assist e Dybala, che qualche errore e un pò di fatica questa sera li ha fatti. Il gol dell’argentino, la Joya bianconera, ha deciso la partita proprio mentre la Roma, che ha badato soprattutto a coprirsi, pensava di avercela fatta a strappare almeno un punto. Ma la Juve – si sa – non si arrende mani e l’1-0 scava altri fossati nell’alta classifica. Con una ferrea disciplina tattica la Roma era sempre riuscita a tenere la Juventus, addormentando la partita, chiudendo spazi al centro a Marchisio e sulla fasce ad Evra e Lichtsteiner con un 3-4-2-1 quasi sempre trasformato in 5-4-1. I bianconeri, dopo un buon avvio, non riuscivano ad essere aggressivi come altre volte. Spalletti aveva preparato la squadra a non subire il gioco bianconero, pur lasciando agli agli avversarti il possesso palla a lungo, specie nella prima mezz’ora. Nessuna parata difficile per Szczesny nei primi 45′: centralissimo il destro di Bonucci (6′) da fuori area, fiacca la punizione di Dybala da posizione molto invitante (8′). Il dazio pagato, l’ammonizione di de difensori – De Rossi e Rudiger – entrata molto decisa a centrocampo – era accettabile per la la squadra di Spalletti , che solo al 18′ provava il primo attacco: tiro centrale di Florenzi, parata facile di Buffonn. Manolas rischiava il terzo giallo in scivolata su Mandzukic, ma per la Juve solo un colpo di spalla di Pogba, più alto di tutti di 30 centimetri nel salto ma scoordinato nel tocco. La traversa di Dybala, con un tocco scodellato, era invece nulla per fuorigioco. C’era poi la protesta bianconera per un mani di Pnjanic in area, ma l’arbitro Banti aveva visto in precedenza un fallo in attacco. Un tiro sull’esterno di Evra, ma anche lui in fuorigioco e un altra conclusione insipida di Dybala chiudevano il tempo, facendo crecere la fiduicia della Roma, che era riuscito a spostare il suo raggio d’azione molto più vicino all’area bianconera pur senza mai impensierire Buffon. Il controllo giallorosso proseguiva nella ripresa – tiro rimpallato di Nainggolan al 19′ – ma Allegri dava più brio con Cuadrado: da un pallone ributtato in mezzo dal colombiano, nasceva la prima vera palla-gol della Juve: tocco di classe di Pogba, assist d Mandzukic per Evra che sparava su Szczesny: il portiere giallorosso con il corpo riusciva a respingere la staffilata. Roma un pò meno accorta e su un errore in attacco ecco il contropiede vincente per Allegri: palla ‘lavoratà da Pogba ed assist per Dybala, 1-0 e addio sogni giallorossi.

«Noi abbiamo fatto una buona partita, abbiamo concesso poco dovevamo osare di più, altrimenti contro questi avversari diventa difficile vincere il confronto. In questo momento non siamo aiutati dal morale che è a terra e anche le gambe ne risentono. Dobbiamo fare qualcosa in più, abbiamo fatto qualcosa di positivo ma troppo poco». È un Luciano Spalletti deluso quello che, dai microfoni di Premium Sport, commenta la sconfitta della Roma sul campo della Juventus. «Non abbiamo provato a vincerla, era un partita più importante di tutte le altre – dice ancora il tecnico dei giallorossi -. L’aspetto psicologico è fondamentale, in questo momento manca l’entusiasmo e l’autostima. Dobbiamo avere più coraggio nelle giocate. In questi cinque mesi dovremmo lavorare molto e non deve mai mancare il sacrificio. Ancora possibile un posto per la Champions? Guardo la classifica e finisce lì. Io voglio solo ritrovare e rialzare il morale della squadra per far sì che possa tornare a vincere le partite». Poi un accenno al calciomercato. «Arriveranno un difensore e un esterno alto? È così, noi abbiamo bisogno di un difensore centrale e poi di uno o due giocatori davanti – dice Spalletti -, giocatori che saltino l’uomo e che sappiano creare giocate importanti. Perotti ha delle qualità ma non è il solo. Facciamo lavorare la società».«Mi aspettavo qualcosa di più, pensavo di poter fare qualcosa di meglio. Ci mancano delle qualità e delle caratteristiche che sono fondamentali, finchè non le avremo recuperate è inutile parlare di classifica». Anche ai microfoni di Skysport Spalletti non ha nascosto che si aspettava qualcosa di più dalla sua Roma sul campo della Juventus. «Per certi aspetti siamo stati bene in campo, ordinati, anche troppo ordinati – ha aggiunto il tecnico -. Bisogna avere più coraggio, creare più occasioni, più strappi. Ci manca il supporto dell’entusiasmo che in un ambiente come quello di Roma può essere fondamentale. Però ce lo dobbiamo trovare da soli. Tiene banco nel dopo-partita di Juve-Roma la frase, captata dalle riprese tv, di De Rossi che avrebbe detto «zingaro di m…» a Mandzukic. Stuzzicato sulla questione, il tecnico della Roma Luciano Spalletti si è affidato al sarcasmo: «Le parole di De Rossi? Anche Mandzukic ha preso per il c…. gli avversari per tutta la partita, ma l’ha fatto con la mano davanti alla bocca. Dirò a Daniele di fare lo stesso».

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