Pd, Giachetti aspetta gli avversari per le primarie e parte il tour nelle periferie | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pd, Giachetti aspetta gli avversari per le primarie e parte il tour nelle periferie

– È partito da un quartiere oltre il GRA il tour di Roberto Giachetti, candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio. Obiettivo: andare, «strada per strada» ad «ascoltare i romani» portando nei vari quartieri lo slogan «tutta Roma». Prima tappa pubblica del primo giro elettorale, Settecamini, dove Giachetti ha visitato l’area archeologica «Ad Nonas» insieme ai volontari dell’associazione Quattro Sassi che realizza progetti per la valorizzazione del sito. Le tappe successive saranno: una visita al Tecnopolo Tiburtino; l’omaggio alla pietra d’inciampo dedicata alla memoria di Fausto Iannotti; l’incontro pubblico «TuttaRoma: strada per strada, ascoltiamo la città» alla presenza dei rappresentanti istituzionali del municipio presso «Musica Incontro» in via Tiburtina. Prima del tour, il vicepresidente della Camera in corsa per le primarie ha fatto una visita in privato alla fabbrica di biscotti Gentilini. La Gentilini è «una realtà che ha fatto sforzi importanti anche sul piano occupazionale, tenendo in un momento di crisi – ha detto Giachetti -. Fa riflettere sulla possibilità di resistere ai problemi. È un’area archeologica in questa zona è una cosa straordinaria che mai avrei immaginato. È seguita e coccolata da associazioni con amore, come se fosse casa loro. Con poco si potrebbe a fare in modo che sia molto più fruibile. Ci si dovrebbe lavorare. Più vedo queste cose più considero appropriato il tema »Tutta Roma«. «Questa prima parte» della campagna elettorale «sarà fondata sull’ascoltare e verificare per poi cercare di dare risposte. Guardiamo alla Roma del futuro, ma contemporaneamente vorrei fare un tour strada per strada, scomporre Roma in una trentina di settori e per ciascuno segnare quali sono le emergenze, i problemi e pensare alle soluzioni. Bisogna conoscere e comprendere». Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti durante il suo primo da candidato sindaco a Roma. «Dobbiamo riportare Roma ad essere una comunità – ha aggiunto – vedo che ci si chiude troppo nel privato. Un milione di persone vivono oltre GRA e non possono non essere considerate, la realtà di Roma va oltre il guano del lungotevere, con tutto il rispetto anche per quel problema». «Io sono sicuro che da qui al 10 febbraio avremo nuove candidature» alla primarie. Lo ha detto il candidato alle primarie per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd) a Repubblica Tv. «A Roma la politica bolle e il Pd bolle a prescindere da Mafia Capitale perchè è sempre stato un pò così – ha spiegato -. Io mi sono preso la responsabilità di scendere in campo, avendo chiarito a tutti sin dall’inizio che la mia possibile scesa in campo era legata mani e piedi alle primarie, perchè diversamente non avrei mai preso in considerazione di essere un candidato di un segretario». Interpellato su Massimo Bray, tra i nomi considerati papabili sfidanti alla primarie del Pd, Giachetti ne ha sottolineato «l’autorevolezza» e la «raffinatezza» ricordando che di fronte a «qualcuno che lasciava intendere una sua candidatura fuori dal Pd, ha detto che non avrebbe fatto iniziative divisive o contro il Pd». In merito ad Ignazio Marino, Giachetti ha ribadito che sarebbe meglio partecipare alle primarie affermando: «Spero ci ripensi. Io capisco la vicenda umana, che sta portando Marino a scaricare rancore e veleno ormai da settimane nei confronti di quasi tutto il possibile».

«Se il grande risultato dell’unione tra Fassina e Marino sarà quello di tentare di far saltare la possibilità che il centro-sinistra riprenda il governo della città, auguri a loro. Io vado per un’altra strada, penso che non accadrà e mi batterò fino alla fine affinchè questo non accada e perchè, anzi, ci sia un ripensamento nella classe dirigente di Sel per riprendere una strada comune. Perchè penso che sia demenziale, senza offesa per nessuno, lavorare sapendo che non si va da nessuna parte». Lo dice il candidato alle primarie per il Campidoglio Roberti Giachetti (Pd) a Repubblica TV. «Mi sembra complicato -aggiunge- che Fassina o Marino possano andare al ballottaggio, almeno da quello che si vede dai primi sondaggi. L’unica cosa che si ottiene è di tentare di ammazzare la possibilità per il centrosinistra di andare al ballottaggio prima e poi di vincere le elezioni».

«È preoccupante che su Roma Giachetti continui a sfuggire ai punti di merito e insista da renziano ultrà a tentare di impostare la sfida su Roma in termini di derby, candidato renziano vs candidato antirenziano. Non è così». Cosi Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma, replica alle parole usate dal suo ‘sfidantè Roberto Giachetti (Pd) nel videoforum di Repubblica tv. «Noi siamo in campo per Roma, non contro qualcuno – spiega -. Per Roma, sarebbe utile che Giachetti chiarisse ai cittadini cosa intende fare il Pd tra referendum e Olimpiadi, sulla mobilità sostenibile, per fermare la privatizzazione degli asili nido, sulla privatizzazione del patrimonio, quale idea abbia il Pd davanti allo sgombero delle sedi di centinaia di associazioni di volontariato, di centri interculturali. E ancora cosa pensa Giachetti sul compenso minimo per gli appalti, sulla riscrittura dei bandi per valorizzare le cooperative sociali di qualità». «Nulla è dato sapere su qualsiasi punto di merito – aggiunge Fassina-. Il Pd ha tradito la fiducia di larga parte del popolo democratico. Noi proviamo a rimotivarlo e farlo essere protagonista della ricostruzione di Roma. E nonostante quel che pensa Giachetti noi siamo in corsa per vincere, per arrivare al ballottaggio. Alleati al Pd non porteremmo alcun contributo elettorale».

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