Comunali, Giachetti: "Ho voglia di fare il sindaco". Morassut: "Sono il candidato dei riformisti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Giachetti: “Ho voglia di fare il sindaco”. Morassut: “Sono il candidato dei riformisti”

– «È improponibile per una città come Roma. Poi ognuno è libero di candidare chi vuole. Ma ci starebbe assai male per Roma, per la sua storia e per il fatto che ha vissuto tante tragedie a causa dell’occupazione nazifascista. Roma è una città che ha un’importante comunità ebraica e questo sarebbe una cosa del tutto negativa». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Morassut risponde, ospite di Corriere Live, a chi gli chiede un commento sulle candidature del M5s, in particolare quella del professore universitario Antonio Caracciolo salito alle cronache per le sue dichiarazioni negazioniste. «Sarebbe assurdo portare questa persona nelle istituzioni», aggiunge.- «Il Movimento 5 Stelle gode di un consenso ampio. È entrato nello schema politico italiano. Roma è una città particolare, ironica. Che guarda alla politica e al potere con un occhio doppio: da un lato di fascinazione dall’ altra con grande ironia. L’idea di una forza politica non del tutto affidabile forse ai romani può destare qualche perplessità». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Morassut ospite di Corriere Live. «Credo ci sia un tema di riorganizzazione della struttura della giunta. Credo serva una squadra più snella e meno soggetta alle compensazioni tra le correnti di partito che proliferano». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Morassut intervistato su Corriere Live. «È necessario accorpare le competenze del patrimonio e del bilancio. Serve una politica organica – spiega – Sarà anche utile accorpare due deleghe che non sono mai state unite, cioè quella dell’Urbanistica con quella della politiche della Mobilità. Questo credo sia una scelta di carattere organizzativo che ha delle immediate conseguenze di carattere politico». «È chiaro che una parte di elettorato di sinistra-riformista che ha una storia in questa città guarda probabilmente a me con più identificazione» rispetto a Roberto Giachetti. Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Morassut ospite di Corriere Live. E a chi gli chiede quali differenze ci siano con il suo sfidante, e collega di partito, alle primarie risponde: «Non lo so. È difficile rispondere. Il più o il meno in politica è sempre qualcosa di opinabile. Io ci ho messo un po’ per decidermi di candidarmi ma l’ho fatto perché è apparso evidente che a queste primarie mancava qualcosa. Forse tanta gente non si sentiva pienamente dentro se non c’era un confronto tra due figure che parlano a realtà differenti nel perimetro della galassia democratica».«Credo che in campo ci sia una sola candidatura di destra. L’unica in campo è quella di Francesco Storace perché Bertolaso è un candidato che ha il suo profilo amministrativo indiscutibile però è la sintesi delle negatività della destra». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Morassut risponde, ospite di Corriere Live. E a chi gli chiede chi temesse di più tra i suoi avversari nella sfida al Campidoglio risponde: «Il quadro non è completo. Se ci fosse Marino spererei che le forze della sinistra si mettessero insieme. Marino cerca un risarcimento politico. Io riconosco che la giunta Marino abbia fatto delle cose positive, altre meno».

– «La vicenda Marino dobbiamo ricordarci avviene dopo quella degli scontrini. Le sue dimissioni erano già state chieste prima. Marino si dimette e poi le ritira. Quella conclusione a me non è piaciuta. E questo avrà inevitabilmente creato distacco e disaffezione nei confronti della politica e del Pd». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti ospite di Corriere Live. «Credo anche che ad un certo punto la politica debba prendersi le sue responsabilità – spiega – È stata una cosa traumatica però è chiaro che il rapporto di fiducia tra il sindaco e la città è scricchiolato più di una volta».«Ho una voglia da morire di fare il sindaco. Ho una grande voglia di provare a dare anche minime risposte alle tante, tantissime piccole domande che mi arrivano dalla gente. E questo si può fare occupandosi della quotidianità di Roma». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti ospite di Corriere Live. «Se fossi in grado di restituire 20 minuti, mezz’ora di vita quotidiana ai romani, semplicemente migliorando i tempi della città, già questo penso sarebbe un fatto di grande importanza» aggiunge. Quanto agli sfidanti del centrodestra ha osservato: «È chiaro che il centrodestra ha avuto un travaglio. Il giorno dopo la scelta di Bertolaso sono iniziati i distinguo. Certamente ci sarà Bertolaso, Marchini e Storace. Li considero tutti e tre avversari rispettabili, da non sottovalutare».- «Sarebbe bello se anche a Roma riuscissimo a farle anche il sabato. Non so se così inguaio il commissario Orfini… A Milano sono state fatte sia sabato che domenica». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti ospite di Corriere Live. Le primarie sono in programma nella Capitale domenica 6 marzo. «Il sogno è che ci sia tanta gente. Siccome ci credo molto mi auguro ci siano più persone rispetto alle ultime primarie. Se devo fare un ragionamento rispetto a ciò che è successo a Milano forse staremo sotto di qualcosa…», ha aggiunto Giachetti. «Il mio auspicio è rivolto anche a tanti elettori di centrosinistra, che magari per scelte fatta dalla classe politica e dirigenza di Sel o Si che si chiamano fuori, affinché si sentano parte di questa sfida attraverso la partecipazione alle primarie» aggiunge. E sulla possibile presenza ai gazebo del 6 marzo di comunità straniere? «Se sono cittadini romani non vedo il motivo per cui non debbano partecipare – risponde Giachetti – Io vorrei che in queste primarie abbandonassimo la pratica dell’organizzazione. Vorrei che venisse gente libera a scegliere il candidato».- «È uno sbaglio fare primarie a sinistra per trovare un’altra candidatura che ha probabilmente come unico obiettivo far perdere il centrosinistra». Così il candidato sindaco di Roma alle primarie del centrosinistra Roberto Giachetti ospite di Corriere Live. «Ed è sbagliato invitare la gente a non partecipare alle primarie» aggiunge facendo riferimento alle dichiarazioni dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.

«Nessun complotto per far vincere il M5s a Roma. Vincerà il centrosinistra ma, se i grillini lo vorranno, potremo lavorare insieme». È quanto afferma Stefano Pedica del Pd, candidato alle primarie del centrosinistra a Roma. «Nessuno è in grado di amministrare la Capitale da solo ed è per questo che dobbiamo farlo insieme – sottolinea Pedica -. Dobbiamo lavorare tutti insieme per sconfiggere la corruzione che si annida in Campidoglio e tagliare gli sprechi senza fare sconti a nessuno. Mi rivolgo alla senatrice Taverna e all’on. Lombardi, che ho conosciuto anni fa, e a loro chiedo: a questo punto, non sarebbe meglio dire apertamente che serve il concorso di tutti per salvare la città? Sono schifato quanto loro su quanto è successo con Affittopoli, Parentopoli e Mafia Capitale, e per questo motivo sostengo che dobbiamo collaborare». «Nei giorni scorsi – ricorda – ho lanciato a tutti i partiti la proposta di un Patto del Campidoglio per il bene della Capitale. Dopo le elezioni mettiamoci a un tavolo e cerchiamo insieme le soluzioni per far rinascere Roma. Solo con l’aiuto e il buonsenso di tutte le forze politiche la Capitale potrà risollevarsi dal degrado e dalla corruzione. E l’invito a collaborare naturalmente è rivolto in primis al M5s».

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